giovedì 31 marzo 2011

“Il volto del libro: uno, nessuno, centomila” Reggio Calarbia 14-16 apr

Il lavoro e l'ideale a Firenze 2 apr


Fotografia di Giuseppe di Pietrantonio
 
 
I monaci di San Miniato al Monte
& l’Associazione ‘La Stanza Accanto’
invitano al seminario:

Il lavoro e l'ideale.
Analisi del ciclo delle formelle
del Campanile di Giotto


Un pomeriggio di riflessioni e di immagini
a cura di Mariella Carlotti, storica dell’arte

Sabato 2 aprile 2011, ore 15.30
Cantine del frantoio,
libero ingresso dalla cripta
della Basilica di San Miniato al Monte
 

mercoledì 30 marzo 2011

Su Messa a fuoco manuale di Giuseppe Callegari

recensione pubblicata su «Notiziario del Centro di Documentazione di Pistoia» n. 216, p. 28

Questo libro affronta le questioni cruciali dei nostri giorni in materia di politica, economia, ambiente, valori morali, bioetica, guerre, conflitti, tecnica, progresso, media, ecc.
In queste pagine l'autore espone “la visione del mondo di uno qualunque, che non è dipsonibile a consegnarsi supinamente alla società dei consumi, dello spettacolo e alla tirannia della comunicazione di massa”, con parole forti, provocatorie, per richiamarci alle nostre responsabilità, per scuoterci dalla nostra apatia, per gettare lo sguardo un po' più in là del nostro naso.
L'autore lancia una sfida affinché si recuperi il senso critico, per costruire quelle mille verità che diventeranno, insieme, una verità comune.

martedì 29 marzo 2011

Ivan Nicoletto a Rimini 16 apr

L’Istituto di scienze dell’uomo di Rimini organizza

per sabato 16 aprile, ore 17 , sala degli Archi, p.za Cavour, Rimini
la Presentazione del libro di IVAN NICOLETTO
Le nostre seti, le nostre sorgive,
intrecci tra Vangelo e mondo, Pazzini Editore, 2011

Ne discute con l’autore Domenico Pazzini, esperto di letteratura cristiana antica e presidente del Comitato in difesa della Costituzione

Coordina Mariolina Tentoni, psicoanalista

Ivan Nicoletto, monaco dell’eremo di Camandoli, esplora le molteplici possibili incarnazioni del Vangelo nel nostro presente, usando un linguaggio originale, che attinge alla poesia, all’arte, alla filosofia, alla sociologia.Nelle tragedie e nelle crisi della storia ( migrazioni, rischio ambientale, sviluppo tecnologico, ) emergono le nostre seti ma possono emergere anche la nostra creatività e nuove sorgive di senso. La libertà e la responsabilità ci rendon con-creatori del mondo. Si delinea così una comunità dello spirito includente e aperta.

Il libro, appena uscito, è reperibile in libreria.

lunedì 28 marzo 2011

Proposte Yoga teorico-pratiche

guidate da
Antonia Tronti
estate 2011


Eremo S. Luca, Torreglia (Padova)
3 - 5 giugno
“Lo Yoga è armonia”. Processi di armonizzazione
per le prenotazioni rivolgersi a Beatrice Belluco 320 81.68.771


Abbazia dei SS. Felice e Mauro, Castel S. Felice (Valnerina, Umbria)
17 - 19 giugno
“Lo Yoga è armonia”. Processi di armonizzazione
Per informazioni e prenotazioni:
Antonia Tronti  333 96.43.727   antoniatronti@libero.it


Eremo di Montegiove (Fano)
4 - 9 luglio
Storie dall’India: le parabole del Mahabharata
tel. 0721 86.40.90      www.eremomontegiove.it


Monastero di Valledacqua (Ascoli Piceno)
17 - 22 luglio
Aprire e chiudere le porte dei sensi: Yoga e sensorialità
tel. 0736 80.10.78       www.valledacqua.com


Eremo di Fonte Avellana (Ancona - Fabriano)
24 - 30 luglio
Le  vie della sapienza, dell’azione e della devozione
nello yoga e nel vangelo
tel. 0721 73.02.61      www.fonteavellana.it       foresteria@fonteavellana.it


Eremo di Montegiove (Fano)
8 - 13 agosto
Venire alla luce: percorso esistenziale tra yoga e tessitura di arazzi
Settimana di yoga e tessitura dell’arazzo - in collaborazione con Patrizia Bagni
tel. 0721 86.40.90      www.eremomontegiove.it

sabato 26 marzo 2011

nuovi libri edizioni del Foglio Clandestino

Emilio. P. Taormina
Inchiostro (racconti)
edizioni del Foglio Clandestino
8 euro – isbn 978-88-902114-8-5
collana Il dado e la chiave

edizionidelfoglioclandestino.it
redazione@edizionidelfoglioclandestino.it



Il bambino di una famiglia palermitana, benestante e ospitale, attraversa le vicende della seconda guerra mondiale e vive lo smarrimento e il dissesto generati da lutti e crolli, bombardamenti, arrivi di sfollati, passaggi di truppe, alleate o nemiche. In questo contesto, costellato di aneddoti e incontri con personaggi anche eccentrici, declinati soprattutto al femminile – a conferma di una cornice matriarcale salda e coesa – il protagonista sviluppa la sua conoscenza della realtà, più empirica che teorica […].
Taormina utilizza la grana finissima della sua poesia per tessere in racconto i ricordi di un’infanzia che è insieme cifra e radice di una vicenda esistenziale intima e universale.
Il risultato sono lo sguardo e il respiro di un bambino, sguardo che illumina e custodisce, respiro che nomina e ordina, pulsione viva portata allo spasimo in un lungo e articolato racconto, in cui la storia nella sua complessità è descritta e come raggelata da un calore che ora la esibisce ed ora la allontana, forse solo per preservarla.

Dall’Introduzione di Francesco Scaramozzino


Emilio Paolo Taormina è nato nel 1938 a Palermo dove vive. Dal ‘62 cura un’attività commerciale specializzata in musica rock, folk, blues, jazz. Sue opere sono state tradotte in albanese, armeno, croato, francese. inglese, portoghese, russo, spagnolo e tedesco. È presente in antologie e riviste internazionali.

Per le nostre edizioni ha già pubblicato il volume di poesie Lo sposalizio del tempo, che ha ottenuto il Premio “Pietro Mignosi” 2010, per la sezione ‘Poesia’.



Ignacio H. de la Puerta
L’inquilino del ventesimo piano (racconti)
traduzione di E. Cadelli
edizioni del Foglio Clandestino
10 euro – isbn 978-88-905434-8-7
collana Il dado e la chiave

edizionidelfoglioclandestino.it
redazione@edizionidelfoglioclandestino.it


Tra le brume

“In questa nuova vita che mi è toccato vivere tutto è domande, indovinelli, una corsa a ostacoli per la mia mente dalla quale non saprò mai se uscirò vincitore. Per esempio, scoprire chi è la donna che mi sta facendo il nodo alla cravatta, cercare tra i meandri del mio cervello, scoprire che vincolo la lega a me. Non si va in giro ad annodare la cravatta agli estranei, questa donna è qualcuno di mio, qualcuno di intimo, senza dubbio. E se fosse mia madre, stringerla tra le braccia e ringraziarla per tutto. Se invece dovesse essere mia figlia, accarezzarle il viso e parlarle della necessità di imparare a perdere. Se non fosse nessuna delle due, baciarla profondamente sulla bocca, abbracciarla, aspettare, più tranquillo ora, che l’amnesia svanisca, come svanisce la nebbia o il ricordo di un brutto sogno.”


Ignacio Hormigo de la Puerta è nato a Getxo, nei Paesi Baschi, nel 1974.
Dopo la laurea si è trasferito a Londra, di cui ha pulito da cima a fondo la Victoria Station, un ospedale e innumerevoli piatti. Con i soldi messi da parte ha poi trascorso un anno a Granada a leggere e scrivere. Il frutto di quel periodo è stato pubblicato da Traspiés nel 2002 con il titolo di Nimiedades. Oggi vive a Siviglia e insegna nella scuola pubblica.
I suoi racconti sono apparsi su diverse riviste. Storia delle paure dell’insonne dei piedi pesanti ha vinto il concorso letterario ‘Castillo de Cortegana’.

La presente opera è la prima traduzione italiana in volume.


Eleonora Cadelli è nata nel 1980 da padre friulano e madre calabrese, entrambi dotati di mamme narratrici. Dopo la laurea si è dedicata all’insegnamento e alla traduzione.
L’incontro con Ignacio Hormigo de la Puerta, avvenuto per strane coincidenze e diversi gradi di separazione, viaggia attraverso la scrittura.





Rossella Maiore Tamponi
Le camere attigue (poesia)
postfazione di F. Scaramozzino
edizioni del Foglio Clandestino
9 euro – isbn 978-88-905434-0-1
collana Quercus suber 2

edizionidelfoglioclandestino.it
redazione@edizionidelfoglioclandestino.it



APRIRE



mezzo giro di chiave: aprire,
segni il percorso del labirinto, scrivi
sulla passatoia la tua firma leggibile

ma la casa galleggia
in un’enorme chiusura blindata

pavimenti puliti e incerati:
fatiche rifuse da una quiete di conchiglia,
nessuno sembra accorgersi
di come corrano scivolosi

entrare davvero è improbabile
se nel petto vibra a girandola
soltanto una doppia mandata



LE SOGLIE



in fervidi giochi di porte il tempo
modella e segna l’anima così
come si incide il crinale della chiave

il dolore
spalanca con pedate sorde

l’amore
col fruscìo della serratura








Rossella Maiore Tamponi è nata a Tempio Pausania nel 1968. Laureata in Scienze Politiche vive e lavora a Genova. Suoi testi sono stati pubblicati in alcune antologie.
È impegnata in una dimensione di ricerca orientata verso dialoghi, versioni e afflati tra poesia, immagine, teatro e musica.
Le camere attigue è la prima pubblicazione di un’opera completa.




è possibile ora richiedere i volumi tramite mail o su facebook. chi volesse acquistare tramite paypal, lo comunichi e gli invieremo apposita mail precompilata.

redazione@edizionidelfoglioclandestino.it

venerdì 25 marzo 2011

La sete che tutti dovremmo avere

Omelia del giorno 27 Marzo 2011
III Domenica di Quaresima (Anno A)


Il racconto dell'incontro di Gesù con la Samaritana, accanto al pozzo di Giacobbe, che Giovanni Evangelista presenta con particolari quasi da cronista, non facendosi sfuggire neppure una briciola della bellezza che contiene, è una perla del Vangelo estremamente significativa per il nostro cammino quaresimale, verso la Pasqua.

Lei è una donna samaritana, appartenente cioè ad un gruppo ritenuto eretico, e quindi maledetta, ai suoi tempi, e, inoltre, è una donna, per dì più notoriamente peccatrice…
Ce n'è abbastanza per farci ritrovare in lei tutti i pezzi di stracci che volano per aria e che sono le storie delle nostre debolezze umane. La possiamo realisticamente immaginare tutta presa dai suoi pensieri, forse dalle sue preoccupazioni o, addirittura, nauseata – essendo una pubblica peccatrice – nel percorrere le tristi vicende della sua vita di donna che si deve vendere al piacere dell'uomo.

Una donna, insomma, con la nausea in bocca e l'amarezza nel cuore, che avrebbe voluto per sé un'altra vita e si ritrova, Dio solo sa perché e come, tra le mani un'esistenza che ha il sapore dell'acqua amara delle cisterne screpolate.

Gesù, stanco del viaggio attraverso la Samaria, ha sete. Si ferma vicino al pozzo anche Lui, “sola sorgente di acqua viva che dà vita”. Gesù non bada alle differenze, sociali, culturali, alle divisioni etniche o religiose o altro: fa finta di non accorgersi di essere di fronte ad una donna samaritana, per di più peccatrice. Per Lui è una creatura bisognosa di acqua... “acqua viva”.

Ma la provoca, chiedendole dell'acqua da bere. A Lui basta poco per dissetarsi e, a lei, con molta affabilità, senza alcun pregiudizio, chiede tanto poco: una coppa d'acqua, un gesto di bontà, un piccolo dono.

È bene dare spazio al racconto di Giovanni, che chiede di essere gustato e meditato totalmente. Un racconto in cui all'acqua del pozzo si sostituisce per la donna un'acqua che ridona la bellezza della vita con Parole di Amore e Vita.

È giusto non farsi sfuggire neppure un particolare del lungo racconto, che diviene una efficace occasione per immedesimarci nella donna e incontrare Gesù, perché anche noi, oggi, tante volte siamo simili a lei: “assetati di vera vita” fuori e, soprattutto, dentro l'anima.

«Gesù giunse ad una città della Samaria, chiamata Sicar, vicina al terreno di Giacobbe. Gesù, dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo di Giacobbe. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samara ad attingere acqua.»

E qui inizia il dialogo, in cui Gesù, assetato, chiede da bere: un dialogo occasionale di una semplicità quotidiana, ma che è per Lui la strada per entrare nel cuore della donna. È la meravigliosa “tattica” della Grazia, che sa insinuarsi nella nostra quotidianità, con spiragli incredibili.

«Le disse Gesù: 'Dammi da bere!' I suoi discepoli, infatti, erano andati in città a fare provvista di cibo. Ma la Samaritana gli disse: 'Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me che sono una donna samaritana?' I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani». Gesù, “il Primogenito fra molti fratelli”, subito scardina le nostre logiche relazionali, basate su differenze e contrapposizioni, e, partendo proprio dalla distanza che si era creata tra Giudei e Samaritani, fa il grande salto della Grazia, avanzando la sua incredibile, divina e inaspettata proposta.

«Gesù le rispose: 'Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti dice 'dammi da bere!' tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva. Gli disse la donna: 'Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo, da dove dunque hai questa acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?'»

Difficile per ciascuno di noi uscire dai nostri ridotti e limitati confini umani, ma Gesù svela la potenza della Grazia che cambia nel profondo l'uomo, che si crede sufficiente a sé stesso, ma se è onesto con sé stesso, sa riconoscere di mancare nel cuore... del necessario.

«Rispose Gesù: 'Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete, ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna'. 'Signore, gli disse la donna: 'dammi di quest'acqua perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua.'»

Quanto ci è difficile staccarci dal materiale, per assurgere ai valori dello spirito! Quanta dolce pazienza e comprensione nel Maestro!

«Le disse: 'Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui. Le rispose la donna: 'Non ho marito'. Le disse Gesù: 'Hai detto bene “non ho marito”, infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito: in questo hai detto il vero.'» Con Gesù non possiamo bluffare! «Gli rispose la donna: 'Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare. Gesù le disse: 'Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quello che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori, adoreranno il Padre in spirito e verità, perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito e verità e quelli che lo adorano devono adorarLo in spirito e verità.' Gli rispose la donna: 'So che deve venire il Messia (cioè il Cristo); quando Egli verrà, ci annuncerà ogni cosa. Gesù le disse: 'Sono io che ti parlo.' In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discutere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: 'Che cosa cerchi?' o 'Di che cosa parli con lei?' La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: 'Venite e vedete un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?' Uscirono allora dalla città ed andavano da Lui. Intanto i discepoli lo pregavano: 'Rabbi, mangia.' Ma egli rispose: 'Ho da mangiare un cibo, che voi non conoscete.' E i discepoli si domandavano l'un l'altro: 'Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?' Gesù disse loro: 'Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e compiere la Sua opera'...
Molti Samaritani di quella città credettero in Lui per le parole della donna che dichiarava: 'Mi ha detto quello che ho fatto. E quando i Samaritani giunsero da Lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed Egli vi rimase due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e dicevano alla donna: 'Non è per la tua parola che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo.'» (Gv. 4,5-42)

È davvero commovente e rassicurante come Gesù sappia sempre entrare nel nostro cuore, a volte assetato di verità, sapendo trovare l'occasione giusta per mostrarci il Suo Volto e il Suo Cuore. Il racconto della samaritana rivela una delicatezza divina, che è ben lontana dai nostri modi di accostarci a chi sbaglia o, semplicemente, la pensa diversamente da noi! Dio non si lascia impressionare da quello che possiamo essere ai Suoi occhi.

Facile sentire a volte persone, che, in un momento di verità, pensando alla loro vita, esclamano: 'Mi faccio schifo!'. E quel che è peggio non sanno neppure a chi rivolgersi per liberarsi da una così opprimente e paralizzante sensazione e in chi porre la fiducia di poter ritrovare bellezza e innocenza di vita. Sono i momenti in cui dovremmo ricordare che 'Dio è più grande del nostro cuore!'

Ogni istante, oggi stesso, può essere il momento – solo che lo vogliamo – vicino ad un 'pozzo qualunque', di permettere alla Grazia, all'azione dello Spirito di operare in noi, così che, incontrando Gesù, possiamo trovare l'acqua che purifica, disseta, appaga la nostra sete di amore, bellezza e santità.

Lì possiamo farci fissare negli occhi da Gesù: far sfogliare da Lui ogni lato nascosto della nostra vita, così come è, senza vergogna – come avviene nel sacramento della Penitenza – alla luce del Suo Amore Misericordioso.

Possiamo oggi, ora, sempre, avere il coraggio di voltare le spalle alla nostra solitudine interiore, che fa male, e aprirci all'Amore che redime.

In fondo che cosa significa “convertirsi”?

Non è solo un atto della nostra volontà, ma è una risposta all'Amore di Dio che si è fatto strada nel nostro spesso complicato, confuso o disordinato modo di vivere.

Paolo VI a questa domanda rispondeva:

«Convertirsi significa dirigere la propria esistenza a Dio: cercare di compiere ciò che fanno i piloti delle navi, che ad un certo punto controllano se la loro rotta è realmente rivolta al porto o, se, al contrario, le onde della burrasca incombente non hanno fatto deviare il percorso. Ma ci chiediamo: Non ho forse bisogno di convertirmi? cioè di dirigermi sul disegno che il Signore prefigge al mio passaggio sulla terra? Interpreto bene le disposizioni di Dio? Non perdo forse tempo prezioso?» (Quaresima 1964)

Con il Salmista preghiamo:

Venite, prostràti adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che Egli conduce.
Ascoltate OGGI la Sua voce: “Non indurite il cuore,
come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri, mi misero alla prova,
pur avendo visto le mie opere. (Salmo 94)

Antonio Riboldi – Vescovo –
Internet: www.vescovoriboldi.it
email: riboldi@tin.it

mercoledì 23 marzo 2011

“Il valore del tempo nella scrittura”– Fonte Avellana 13-15 maggio

Il valore del tempo nella scrittura
Fonte Avellana 13-15 maggio 2011

Venerdì 13 maggio


16.00 Accoglienza, presentazione del convegno, saluto del Priore Alessandro Barban e intervento/reading di Alessandro Ramberti Se le parole hanno cuore anche il tempo / si nasconde in un luogo tutto aperto • Nato a Santarcangelo di Romagna il 10-06-1960, con la raccolta In cerca (Fara, 2004) ha vinto il premio Alfonso Gatto 2005 opera prima, il premio “Città di Solofra” 2006, il premio Voce dal Ponte 2006 (Monopoli, BA), il premio speciale Città degli Acaja 2006 (Fossano, CN). La silloge Pietrisco (Fara, 2006) ha vinto il concorso POESI@ & RETE 2006 (Trapani-Palermo) e il Premio biennale di poesia Cluvium 2006. Ha pubblicato come Johan Thor Johansson La simmetria imperfetta (Fara 1996). Nel 2009 pubblica con L’Arca Felice di Salerno la plaquette Inoltramenti (con un pensiero visivo di Francesco Ramberti). Con lo stesso editore ha appena pubblicato Paese in pezzi? I monti e i fiumi reggono (4 poesie di Du Fu).



17.00 Alex CelliPer aspera ad astra: Dio, il mysterium tremendum che lotta assieme a noi contro il drago del caos e i tiranni nella teodicea di Klaus BergerAlex Celli è nato a Rimini il 06-03-1979. Dopo un’infanzia dalla salute compromessa e un percorso scolastico che l’ha portato a conseguire il diploma magistrale, ha abbandonato l’università per lavorare in uno studio commerciale. Provata l’esperienza della grazia, si è iscritto all’Istituto superiore di scienze religiose “Alberto Marvelli” a Rimini laureandosi nel 2011 con una tesi sulla teodicea cristologica nella teologia di Klaus Berger. Con Fara ha pubblicato nel 2002 Chicken Breast, nel 2005 gli esilaranti racconti inseriti in Antologia Pubblica, nel 2006 La Compagnia S.E., nel 2009 Il ritorno di Chicken Breast ultimo “capitolo” della trilogia di Chicken Breast.

17.15 Mariangela De TogniPerché scrivo? Perché non posso trattenere in me la mia anima • “Potessi nascondere la mia anima / In un rifugio silenzioso che non seguiti / A vibrare se vibri il tuo profondo” (Rainer M. Rilke). Reading da: Cristalli di mare, Flauto di canna, Nel silenzio della memoria. Mariangela De Togni, nata Savona, è suora delle Orsoline di Maria Immacolata di Piacenza. Insegnante, musicista, studiosa di musica antica, membro dell’Accademia “G. Marconi” di Roma, ha pubblicato otto raccolte di versi: Non seppellite le mie lacrime (1989), Nostalgia (1991), Una Voce è il mio silenzio (1995), Chiostro dei nostri sospiri (1998), Profumo di cedri (1998); Un saio lungo di sospiri (2000), Flauto di canna (2004), Nel sussurro del vento (inserito in Quaderni di Letteratura e arte, 2005), Le visioni del Verso (2008), Cristalli di mare. In uscita: Fiori di magnolia. Numerosi i premi e le segnalazioni di merito. È presente in Agende, Antologie, riviste, in vari e accreditati studi critici. Nel web: Poeti-poesia, Flannery e in Purissimo azzurro (di Maria di Lorenzo), Farapoesia, Lettera in versi (a cura di Rosa Elisa Giangoia e Margherita Faustini).

Eros OlivottoTempo esteriore e tempo interiore • Il problema della dimenticanza, o meglio della “perdita” dell'attesa, come condizione dell'uomo contemporaneo, il suo senso di sradicamento, la sua distanza dagli altri e da sé stesso, tanto dal punto di vista esistenziale quanto da quello più propriamente creativo. Eros Olivotto nasce ad Ala di Trento nel 1950 e risiede a Sant’Ambrogio di Valpolicella, in provincia di Verona. Esordisce pubblicando poesie e racconti su periodici e riviste letterarie. Nel 1995 esce il suo primo romanzo Nonostante tutto (L’autore libri, Firenze). Poi, per Perosini Editore (Verona), pubblica un secondo romanzo Il tempo minore e due raccolte di poesie: Sipari (2003) e Ogni istante (2008).
 
17.45 Alessandro RivaliReading da La caduta di Bisanzio Nato a Genova nell’aprile del 1977. Si è laureato con una tesi di storia militare presso la Facoltà di Lettere moderne dell’Università Statale di Milano. È redattore di «Studi cattolici» e di «Atelier». Lavora all’ufficio stampa delle Edizioni Ares. Sue poesie sono uscite su numerose riviste tra cui «Atelier», «clanDestino», «La Mosca di Milano», «Lo Specchio della Stampa», «Resine», «La clessidra». È inserito in varie antologie tra le quali: Poeti per Milano (viennepierre, Milano, 2002). Quattro poeti (Ares, Milano 2003), Lavori di scavo. Antologia dei poeti nati negli anni ’70 (Antologia web di Railibro 2004). Nel 2005 ha pubblicato con Mimesis la prima raccolta: La Riviera del sangue, finalista al premio San Pellegrino, rieditata con nuove poesie da Fara nel 2007. La caduta di Bisanzio è uscita per i tipi di Jaca Book nel 2010.

18.15 dibattito aperto dalle 18.30 tempo libero (per chi vuole, ore 19.00 vespri) – 19.30 cena e tempo libero

Sessione serale con

21.00 Luca Artioli Tra chronos e kairos. Il valore della parola nel tempo • Nato a Mantova nel 1976, città dove tuttora vive e lavora, Luca Artioli dal 2001 scrive su riviste on-line siti letterari (ad esempio «Lietocolle» e «Salotto Letterario»), curando rubriche dedicate a scrittori esordienti. Di recente apertura il blog Il Divano Muccato. È ideatore e socio fondatore della “Confraternita dell’Uva”, gruppo di scrittori mantovani/modenesi. Fa parte del “Movimento Letterario dal Sottosuolo”, gruppo per l’unione delle arti, con sede a Montichiari (BS). Ha pubblicato: Fragili Apparenze (poesie, TCC, Mantova 2005); THE SLEEPERS – Racconti tra sogno e veglia (AA.VV. – Ed. Azimut, 2008); Il rumore degli occhi (AA.VV., Edizioni Creativa, 2009); 365 racconti erotici per un anno (AA.VV., Ed. Delos Books, 2010). È presente con una scelta di poesie in Salvezza e impegno (Fara 2010) ed ha appena pubblicato la raccolta Suture (Fara 2011), con prefazione di Massimo Sannelli. Sito personale: www.lucaartioli.it

21.15 Massimo Sannelli Tempi della Comedìa: la riscrittura del passato e la composizione del futuro L’idea da sviluppare è feconda, e qui sarà proposta nel modo più dialogico possibile. Per quale tempo lavora la Comedìa? È un’opera escatologica, visto che Dante e il suo mondo sono convinti della realtà e della vicinanza del Giudizio finale? C’è un rapporto tra questa nuova poesia e il nuovo tempo? Oppure siamo nel campo della pura finzione, come denunciava, violentemente, Cecco d’Ascoli? È possibile e giusta una lettura laica della Comedìa? Oppure Dante è realmente, come scriveva Foscolo, un «legislatore di religione»? Una parte della risposta è nell’epistola a Cangrande, e nella tradizione studiata da Henri De Lubac. Più sensi dell’opera, come nella Scrittura. In realtà è tempo di capire che cosa sia veramente il poema di Dante, a quale ambizione – anche storica e sovrapersonale – rimandi. Massimo Sannelli è nato il 27 novembre 1973. Vive e lavora a Genova. La sua attività ha molti aspetti, che si intrecciano: scrittura, critica, traduzione, editing per la casa editrice internazionale La Finestra (Trento), recitazione, regìa e musica. Allievo di Edoardo Sanguineti, ha conseguito un dottorato di ricerca in Filologia latina medievale sotto la guida di Claudio Leonardi. In campo medievistico ha curato opere di Boezio di Dacia, Anonimo di Erfurt, Pietro Abelardo, Alano di Lilla, Cecco d'Ascoli, Ugo di San Vittore, Monge de Montaudon. Per Fara ha curato un'edizione della Comedìa di Dante (2010), premiata al Festival della Microeditoria di Chiari.


21.50-22.00 dibattito e riposo

Sabato 14 maggio
(per chi vuole) ore 7.30 Lodi
ore 8.15 colazione
 
9.00 Andrea Garbin Il tempo marginale Nato a Castel Goffredo (MN), ha pubblicato le raccolte di poesie Il senso della musa e Lattice; un estratto di Croce del Sud inserito in Salvezza e impegno; alcuni racconti su antologie. Ha curato le edizione del romanzo La fonte del fabbro (Lampi di Stampa) di Fabrizio Arrighi, e di Anche ora che la luna (Multimedia Ed.) di Beppe Costa. È pubblicato su Calpestare l’oblio: cento poeti italiani contro la minaccia incostituzionale. Direttore artistico del Caffè Galeter di Montichiari (BS), collabora con “Casa della poesia” di Baronissi. A Roma incontra Fernando Arrabal, per cui traduce alcuni testi in dialetto mantovano. Il 19 giugno del 2010 ha dato alla luce il Manifesto Letterario dal Sottosuolo sottoscritto da una dozzina di autori. Oltre a scrivere si occupa di teatro.

9.15 Rosa Elisa GiangoiaScrivere nel tempo della storia. Scrivere oltre il tempo • Insegnante, scrittrice e saggista. Collabora a riviste letterarie e di didattica anche on line. Ha pubblicato manuali scolastici, tre romanzi – In compagnia del pensiero, 1994; Fiori di seta, 1989; Il miraggio di Paganini, 2005 – un prosimetron (Agiografie floreali, 2004), un saggio di gastronomia letteraria (A convito con Dante, 2006), un’edizione delle Bucoliche di Virgilio con annotazioni in latino (Accademia Vivarium Novum 2008) e la raccolta poetica Sequenza di dolore (Fara 2010, prefazione di Antonio Spadaro). Ha realizzato con Laura Guglielmi la collana (10 voll.) Liguria terra di Poesia (1996-2001) e con Margherita Faustini i volumi Sguardi su Genova (2005) e Notte di Natale (2005). Fa parte della redazione di «Satura» e collabora a numerose riviste letterarie e di didattica, anche on-line. Ha ideato e cura (dal 2001) la newsletter «Lettera in Versi», nell’ambito di “Bomba Carta. Esercizio e riflessione sull’esperienza creativa” (www.bombcarta.com). Fa parte di diverse giurie di Premi letterari. Sue poesie sono presenti in numerose antologie. Ha vinto vari premi letterari. È impegnata nella diffusione del Latino con il “metodo-natura” del linguista danese H.H. Ørberg. È presente con saggi in Poeti profeti? (Fara 2009), La poesia, il sacro, il sublime (Fara 2010) e Salvezza e impegno (Fara, 2010). Ha recentemente pubblicato Appunti di poesia: vademecum per chi la ama (Fara 2011).

9.30 padre Antonio Spadaro SI Gli "Esercizi Spirituali" di Ignazio di Loyola: un manuale di scritture creative in quattro tempi Nato il 6 luglio del 1966, si è laureato in Filosofia presso l’Università della sua città, Messina, con la tesi Fondamenti teoretici e valenze esistentive degli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola. Qualche mese dopo è entrato nella Compagnia di Gesù di Genova. Alla fine del noviziato, frequenta a Padova l’Istituto “Aloisianum”, concludendo il curricolo con L’itinerario del desiderio negli Esercizi Spirituali di Ignazio di Loyola. Dal 1991 insegna Lettere all’ “Istituto Massimo” di Roma, attivando un lavoro interdisciplinare che ha prodotto il volume Tracce profonde. Il viaggio tra il reale e l’immaginario. Dal 1993 insegna all’ “Istituto Pontano” di Napoli. Frutto di questo lavoro è stata la pubblicazione di Radio on. Tra le colonne sonore degli anni ’90. Studia Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e nel 1996 consegue il Baccalaureato con Il cammino come figura di spiritualità biblica. Il 21 dicembre 1996 è ordinato prete nella Cattedrale di Catania.
1998 – Licenza in Teologia Fondamentale: “Non tantum lecturi sed facturi”. Riflessione teologica sulla lettura dei testi letterari. Diventa presidente dell’associazione culturale BombaCarta.
1999 – Diploma in Comunicazioni Sociali (Pontificia Università Urbaniana, Roma): Lo sguardo presente. Una lettura teologica di “Breve film sull’amore” di K. Kieslowski.
2000 – Dottorato in Teologia, Pontificia Università Gregoriana, Roma: L’uomo in attesa di salvezza. Un approccio teologico-fondamentale all’opera letteraria di Pier Vittorio Tondelli (1955-1991).
2001 –Professore presso il Centro Interdisciplinare di Comunicazione Sociale (CICS) della Gregoriana per il corso di “Introduzione all’esperienza della letteratura”.
2002-03 – Completa la formazione nella Compagnia di Gesù negli Stati Uniti presso il Milford Spiritual Center (OH). Il 24 maggio 2007 pronuncia i Voti Solenni nella Compagnia di Gesù presso la Chiesa del Gesù di Roma. Attualmente vive a Roma ed è Rettore della redazione della rivista La Civiltà Cattolica, per la quale si occupa soprattutto di questioni letterarie.
Ultime pubblicazioni: «Da che cosa ci “salva” la letteratura?», in Salvezza e impegno (Fara 2010, 135-142); Svolta di respiro. Spiritualità della vita contemporanea (Vita & Pensiero 2010); Nell’ombra accesa. Breviario poetico di Natale (Ancora, 2010); Il volto incompiuto. Saggi e lettere sul mestiere di scrivere (a cura di Antonio Spadaro, traduzione di Elena Buia e Andrew Rutt, Rizzoli 2011).

10.20 dibattito aperto e coffee break

11.00 relazione di padre Alessandro Barban
Dopo gli studi classici ha conseguito la laurea in Lettere all'Università degli Studi di Bologna. Entrato a Camaldoli, è monaco camaldolese dal 1984. Ha studiato teologia al Pontificio Ateneo S. Anselmo e alla Pontificia Università Gregoriana (Roma). Dal 2001 al 2008 è stato professore di teologia sistematica al Pontificio Ateneo S. Anselmo. Ha pubblicato libri e saggi su riviste specialistiche. È presente con il saggio “È possibile parlare ancora della salvezza. Fede è uno, il dubbio è due, la paura è tre” in Salvezza e impegno (Fara 2010). Svolge un'intensa attività di conferenziere affrontando temi di teologia, filosofia e di attualità politica. È Priore del Monastero camaldolese di Fonte Avellana.

11.40 Maria Carla BaroniIl tempo, il divenire, la vita e la morte intrecciate Maria Carla Baroni, economista ambientalista da decenni impegnata in politica e nel movimento delle donne, è nata nel 1940 a Milano, ove vive e opera. Scrive poesie fin dall’adolescenza, ma solo recentemente ha iniziato a pubblicarle e a leggerle pubblicamente in varie città: Canti del divenire (L’Autore Libri, Firenze 2002); Canti di amore e di lotta (Ibiskos, Empoli 2003); Millenni di minuti (Il Filo, Roma 2005); Canti d’amore e di lotta (LietoColle, Faloppio 2008) in edizione ampiamente rinnovata e ampliata; Mangrovia (LietoColle 2011). È presente in antologie (Milano in versi: una città e i suoi poeti, 2006; La poesia, il sacro, il sublime, 2010; Calpestare l’oblio. Cento poeti italiani contro la minaccia incostituzionale, 2010; e altre), in riviste, siti e blog di poesia. Ha ottenuto tre primi premi di poesia e vari altri riconoscimenti.

11.55 dibattito aperto e tempo libero – 12.30 pranzo e tempo libero

16.00 Gabriella Gianfelici La scrittura attraversa il tempo: fluiscono le parole a configurare il mormorìo della vita Gabriella Gianfelici risiede a Roma dove lavora e dove è nata nell’ottobre del 1954. Ha al suo attivo cinque libri di poesia: Scrivo, ti scrivo; Come le radici dell'albero; La notte innocente; L'angolo della vita; e l'ultimo: Essere lo spazio vuoto tra due righe. Si occupa di critica letteraria e svolge laboratori e seminari. Fondatrice dell’Associazione “Donna e Poesia” di Roma crede nella poesia come spinta alta e vera di comunicazione, collabora a progetti sociali. Due suoi testi poetici sono stati rappresentati a teatro. Sta curando, insieme ad un’altra scrittrice, un’antologia con scritti contro la violenza sulle donne.

16.15 Simone ZaninEllissi. Elogio della sospensione del tempo e dello spazio • Nato nel 1977, ha pubblicato: La porta dei miei sogni (1995, ed. del Leone, Venezia) e Studi (2007, ed. del Leone, Venezia); il libro d'artista Preludio (2008, Pordenone-Milano) in collaborazione con l'artista Marco Baj, ed il libro d’artista Ellissi Mediterranea (2010, Officine Ultranovecento, Pordenone-Faenza) con l’artista faentino Martino Neri, entrambi in edizione numerata a mano. È fondatore del gruppo/progetto Ultranovecento, che cura realizzazioni di opere congiunte di poeti e artisti visivi. Nel 2010 è stato inserito nel libro d’arte Capriccio del cerchio a cura di Evelina Schatz, in occasione dell’omonima esposizione dell’artista russa tenutasi a Milano, e in Salvezza e impegno con il saggio “La poesia e gli strani meccanismi del mondo troppo umano”. Collabora con la rivista ALI diretta da Gian Ruggero Manzoni e con la galleria Vastagamma di Pordenone per l’organizzazione di eventi letterari ed artistici.


16.30 Germana Duca RuggeriTempo e scrittura: ogni momento è due momentiGermana Duca Ruggeri è nata ad Ancona nel 1950 e vive a Urbino. Ha pubblicato le raccolte distanzainstanza (Arti grafiche della Torre, 1999), Ex ore in neo-dialetto urbinate (Marsilio, 2002), Gli angoli della terra (Joker, 2009) e l’opera narrativa Tessere (Manni, 2004). Promotrice culturale, è nella giuria di premi letterari, collabora con riviste letterarie e giornali locali. Con il saggio “Parola differenziata e salvezza” e una silloge di Poesie inedite è presente in Salvezza e impegno, Fara 2010).


16.45 Roberto CogoSupplementi di viaggio: poesia tra tempo e luogo • Nato a Schio (Vicenza) nel 1963, si è laureato in lingue e letterature anglo-americane all’Università Cà Foscari di Venezia. Ha pubblicato i libri: Möbius e altre poesie (Editoria Universitaria, Venezia, 1994); In estremo stupore (Edizioni del Leone, Venezia, 2002); Nel movimento (Edizioni del Leone, Venezia, 2004); Di acque / di terre (Edizioni Joker, Novi Ligure, 2006); Io cane (L’arcolaio, Forlì, 2009). Ha pubblicato le raccolte: Confondi il vento (ne «La Clessidra», Edizioni Joker, Novi Ligure, n. 1, 2007); Mai identico riproporsi (in «Italian Poetry Review», Società Editrice Fiorentina, Firenze, vol. II, 2007); Ancora nel luogo neutro e Il cielo dentro la montagna (nell’antologia Dall’Adige all’Isonzo. Poeti a Nord-Est, Fara 2008); La luce è del sole (ne La poesia, il sacro, il sublime, Fara Editore, 2009; Verso il leggero (in Salvezza e impegno, Fara 2010). La sua più recente raccolta poetica Supplementi di viaggio è disponibile come e-book in
rebstein.files.wordpress.com/2011/02/roberto-cogo-supplementi-di-viaggio.pdf Ha tradotto dall’inglese vari poeti tra cui: John. F. Deane, Charles Olson, Les Murray e Gary Snyder. Nell’estate del 2009 è stato poet in residence sull’isola irlandese di Achill nella contea di Mayo, ospite della Achill Heinrich Böll Association.

17.00 Salvatore RitrovatoIl tempo del ritorno: reading poeticoSalvatore Ritrovato (San Giovanni Rotondo, 1967) si è formato nelle università di Urbino, Lovanio e Bologna, e insegna Letteratura italiana presso l’Università di Urbino. Si occupa di letteratura del Cinque e Seicento e del Novecento (Caproni, Calvino, Saba, Rosselli, Erba, Carlo Levi, Volponi), con particolare attenzione alla ricerca poetica contemporanea. Collabora e scrive per varie riviste. Ha pubblicato tre raccolte di versi: Quanta vita (1997), Via della pesa (2003), Come chi non torna (2008). Ha curato l’antologia Dentro il paesaggio. Poeti e natura (Archinto, Milano, 2006). Nel 2010 pubblica la raccolta di saggi e interventi La differenza della poesia (puntoacapo Editrice), è inserito ne La poesia, il sacro, il sublime (a cura di Adele Desideri, Fara) con il saggio “Il sacro in poesia”, e in Salvezza e impegno (a cura di Alessandro Ramberti, Fara) con “Il varco orfico”.
 
17.15 Elvis SpadoniNel tempo di un disegno Elvis Spadoni è nato a urbino il 23-11-1979.Ha studiato in seminario laureandosi in teologia e facendo la licentia docendi in Storia della teologia presso la facoltà teologica dell’Emilia Romagna. Ordinato diacono nel 2004 per la diocesi di Rimini, ha ottenuto la dispensa dal celibato e la riduzione allo stato laicale. È iscritto all’Accademia di Belle Arti di Urbino dal 2007 indirizzo pittura, cattedra Luigi Carboni. Il suo saggio “A cosa paragonerò il Regno dei cieli?” è inserito in Salvezza e impegno (a cura di Alessandro Ramberti, Fara 2010).
17.30 Claudio FraticelliLa scrittura dei diritti fondamentali e l'ingiuria del tempo: nuove tavole della legge... Per quale popolo? • Riprendendo alcuni concetti tratteggiati nell’incontro dello scorso anno, con riguardo alle aporie nei rapporti tra lo jus e la lex, si richiama l’attenzione sui diritti fondamentali, la cui formulazione è stata affidata a testi costituzionali, dichiarazioni di organismi sovranazionali o a trattati. Un excursus, a partire dai rapporti tra oralità e scrittura, per riflettere sulla valenza e le prospettive di queste scritture. Claudio Fraticelli – 54 anni – è avvocato cassazionista del Foro di Macerata. Alla professione forense coniuga la passione per lo studio della Sacra Scrittura nella lingua ebraica e per le nuove tecnologie informatiche. Con il saggio “La giustizia dello Stato: salvezza o inferenza da cui salvarsi?” è presente in in Salvezza e impegno (a cura di Alessandro Ramberti, Fara 2010).

17.45 Giovanni Borriero La luce entra piano le cose: Quartine di San Francesco I testi, scritti quasi interamente nella Chiesa di San Francesco a Padova dal marzo del 2009 all'aprile del 2010, sono una meditazione sull'ascolto del tempo. Giovanni Borriero insegna Lingua e letteratura galega all’Università di Padova.

18.00 dibattito aperto e tempo libero (per chi vuole, ore 19.00 vespri)
19.30 cena e tempo libero

Sessione serale con

21.00 Caterina CamporesiIl tempo come pagina dove l'istante incrocia l’eterno • Nata a Sogliano al R. (FC) nel 1944, vive a Rimini. È psicoterapeuta. Già condirettrice de «La Rocca poesia» e redattrice de Le Voci della Luna, collabora con riviste cartacee e on-line come Fili d’aquilone con saggi sui rapporti tra psicoanalisi e creatività e recensioni. Ha curato e tradotto dallo spagnolo L'Attesa di Pablo Gozalves (Sinopia, 2007). Ha pubblicato: Poesie di una psicologa, Sulla porta del tempo, Agli strali del silenzio, Duende (Marsilio, Collana elleffe, Venezia, 2003), Solchi e Nodi (Fara 2008). È presente nelle antologie La coda della Galassia, La linea del Sillaro (Campanotto 2006), Poesia e Natura (c. di A. Brandolini, M. Canfield e I. Malcotti, Le Lettere, Firenze 2007), Vicino alle nubi sulla montagna crollata (c. di L. Ariano e E. Cerquiglini, Campanotto 2008), con “Profezia, sogno e poesia” in Poeti profeti? (cura di B.F.M. Gianni, Fara 2009), con “Utopia, creatività, trasfomrazione” in Salvezza e impegno. Recentissima la raccolta poetica Dove il vero si coagula (Raffaelli 2011).

21.20 Ottavio RossaniScrivere è fermare il tempo: interazioni e interferenze nell'invenzione creativaOttavio Rossani (Sellia Marina, 1944) è giornalista, scrittore, poeta, pittore. Si occupa anche di teatro. Come giornalista (inviato del «Corriere della Sera» per 30 anni) ha scritto di politica, economia, cultura, cronaca. Ha intervistato molti personaggi in Italia e all’estero. Ha viaggiato nei diversi continenti, in particolare in lungo e in largo per l’America Latina. Ha pubblicato le raccolte di poesia: Le deformazioni (1976), Falsi confini (1989), Teatrino delle scomparse (1992), Hogueras (1998), L’ignota battaglia (romanzo in versi, 2005). I saggi: L’industria dei sequestri (1978), Leonardo Sciascia (1990), Le parole dei pentiti (2000), Stato società e briganti nel Risorgimento italiano (2002). Il romanzo: Servitore vostro humilissimo et devotissimo (1995). Per il teatro ha curato alcune regie e ha scritto diversi testi. Ha esposto ed espone i suoi quadri in molte mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Sue opere figurano in molte collezioni private. Dal dicembre 2007 tiene un blog dedicato alla Poesia sul Corriere della Sera on-line (poesia. corriere.it). Scrive articoli e recensioni di narrativa, poesia, saggi, sulle pagine culturali del Corriere della Sera e su altri quotidiani, riviste e siti internet. È presente con “Il diapason della poesia tra passioni e mitofanie” ne La poesia, il sacro, il sublime (a cura di Adele Desideri, Fara 2010) e con il saggio “Sul valore terapeutico della parola poetica” in Salvezza e impegno (Fara 2010).

21.50 Dibattito aperto
22.00 Riposo

Domenica 15 maggio
(per chi vuole) ore 7.30 Lodi – ore 8.15 colazione

ore 9.00 Anna Maria TamburiniTempo assegnato: cosa come perché scrivere nel tempo che mi è datoAnna Maria Tamburini si è laureata in Letteratura Italiana con la tesi di laurea Nóstoi. La poesia di Agostino Reali (Il Ponte Vecchio, Cesena, 2000). Tra gli ultimi saggi: Amore e conoscenza. Margherita Guidacci e Agostino Venanzio Reali, sulla scia di Emily Dickinson, in «Campi immaginabili» (38/39) 2008; “Nel cuore della luce”, in «Città di Vita» luglio- agosto 4/2010; La pietra crudele. Presenze bibliche nell’opera prima di Margherita Guidacci e Cristina Campo, in «Studium» sett.-ott. 5/2010. Ha curato con Natalino Valentini: A.A.V.V., Dipingere la parola. La teologia della bellezza nell’opera di Agostino Venanzio Reali, Messaggero 2006. Con FaraEditore ha pubblicato la sua prima raccolta di poesia: Colibrì (2010).

9.15 Guido Passini Scrivo nel tempo e sorrido: è solo trascorso ed io con essoGuido Passini è nato a Bologna nel 1978. Ammalato di fibrosi cistica scopre qualche anno fa una grande passione per la poesia e cura per Fara nel 2008 Senza Fiato e nel 2010 Senza fiato 2. In ricordo di te. È membro dell’Associazione Culturale Poliedrica di Forlì dal 2008. Le poesie La Vita tra le mani e Feriscimi compaiono nell’antologia Sentieri edita da Lulù.com per il blog ParolArte nel gennaio 2009, nello stesso anno pubblica con Fara la sua prima raccolta autonoma, Io, Lei e la Romagna. La poesia Ti mostrerò compare nell’Antologia I poeti romagnoli d’oggi e Federico Fellini (Il Ponte Vecchio, 2009). La poesia Italia son cresciuto ne Il segreto delle fragole 2010 (LietoColle). Con Due preghiere è inserito ne La poesia, il sacro, il sublime, con “Poesia: un impegno che salva” in Salvezza e impegno (entrambi Fara 2010).

9.30 Dante ZamperiniReading poetico • Nato a Negrar (Verona) il 26 agosto 1972, nell’autunno del 2006 pubblica la sua prima raccolta poetica La domenica mattina per le edizioni Gabrielli. Per Dante la poesia attiene al sacro. Solo all’interno di questa dimensione è possibile raggiungere quella profondità che si pone come oggetto e giustificazione della poesia, che nasce quindi come risposta al senso di gratitudine di fronte al dono della vita e alla sua bellezza. Una volta capito questo, scrivere d’altro diventa difficile e diviene spontaneo non smettere d’interrogarsi sul senso e sul valore della propria ricerca. Con la silloge Ora Terza è presente in Salvezza e impegno (Fara 2010).

9,45 Dibattito aperto e tempo libero – ore 11.00 (per chi vuole) S. Messa – ore 12.30 pranzo

15.00 Marco Bottoni Ore di preghiera: nel tempo oltre il caso • Nato a Castelmassa (RO) il 30-9-1958, esercita dal 1986 l’attività di Medico di Medicina Generale a Castelmassa (RO). Scrive per passione dal 1999, soprattutto racconti e poesie. Ha pubblicato: L’Altro e altre storie (2004 Montedit, MI); Sullo stesso treno (2006 Fara Editore); “Vita” (2007, sei racconti nella raccolta Storie di Vita, Fara Editore); Prosecco e Prolegomeni – memorie di un Filosofo da bar (2007 Montedit Milano); Luna – Quattro storie di scacchi e di mistero (2009 Tindari Edizioni Messina); Mi siete mancati (2009 Fara Editore). Per il Teatro ha scritto Biglietto, prego! (2008), Dio lo faccio io! (2010) e Con il titolo in coda (Fara 2011). Ha corso come tedoforo per il Viaggio della Fiamma Olimpica di Torino 2006. “Ore” ha vinto il Concorso Pubblica con noi ed è inserito in Creare mondi (Fara 2011).

   15.20  • 

16.00 Annalisa TeodoraniE’ temp: reading poetico • Giovane esponente della scuola poetica santarcangiolese (Tonino Guerra, Gianni Fucci, Raffaello Baldini, Nino Pedretti, per fare solo alcuni nomi) ha esordito giovanissima nel 1999, con Par senza gnént, Per nulla (introduz. di Gianni Fucci, nota di retrocopertina di Narda Fattori, Ed. Luisè, Rimini), seguito dalla raccolta La chèrta da zugh, La carta da gioco (prefaz. di Andrea Brigliadori, postfaz. di Narda Fattori, Il Ponte Vecchio, Cesena, 2004) e da Sòta la guàza, Sotto la rugiada (presentazione di Manuel Cohen, Il Ponte Vecchio, Cesena, 2010).

16.15 Sebastiano AdernòPer gli anni a venire: scrittura e assenza del presente per mancanza di consapevolezza e discernimento • Nato nel maggio 1978, Laureato in Lettere Moderne a Milano, il suo percorso si snoda tra poesia, concorsi letterari, reading e pubblicazioni. Sue poesie sono apparse edite da LietoColle: Il Segreto delle Fragole e Verba Agrestia. È presente sui numeri 9/07 e 11/07 della rivista «Arte-Incontro» edita da Bocca, e nell’antologia Scrittura amorosa edita da Fara. È pubblicato negli ebook Un fiore di parola e Poesia e monnezza (creati dal multiblog viadellebelledonne.wordpress.com). È stato finalista del III Premio di poesia “Gerardino Romano” (BN). Si è classificato terzo al Concorso Solaris organizzato da Edizioni Montag di Macerata. È stato premiato con una videopoesia al Premio di Poesia In/Civile organizzato dal Comune di San Giuliano Terme di Pisa. Sue poesie sono apparse nelle prime cinque antologie legate all’iniziativa Istant-Anthology organizzata da Giulio Perrone Editore di Roma. Vincendo il concorso Pubblica con noi 2008 ha pubblicato una silloge di trenta poesie dal titolo carminasincronici nell’antologia Storie e versi.




17.00 gran dibattito finale saluti e partenze intorno alle 18.00

(chi vuole può prenotare e restare anche per cena e pernottare)

Le prenotazioni in foresteria vanno effettuate telefonicamente a partire dal 26 aprile 2011 (non prima) e fino al 5 maggio 2010 al numero 0721-730261 (chiedere del Priore) si prega di telefonare alle 13,00 o dalle 20,00 alle 21.00, foresteria@fonteavellana.it