sabato 30 luglio 2011

La grandezza della memoria


Molte volte mi sono chiesto il perché, l’Umanità, precipita negli stessi drammi, anche a breve distanza di anni. La risposta credo di averla trovata leggendo le pagine dei diversi autori che hanno attraversato secoli bui di dolore e di distruzioni. Parlo del “Secolo Breve”, il Novecento, costato due Guerre Mondiali, la scomparsa di intere generazioni di giovani che avrebbero dato all’Umanità nuova grandezza.
Prendo a modello le parole di due grandi letterati italiani Renato Serra, scomparso giovanissimo durante la Prima Guerra Mondiale (1914-1918), e  Primo Levi, rinchiuso nel campo di sterminio nazista di Auschwitz e scomparso negli anni scorsi.  Entrambi “Italiani veri” per cultura e per sensibilità.  Scrive il primo nella sua opera Esame di coscienza di unletterato: “Crediamo pure, per un momento, che gli oppressi saranno vendicati e gli oppressori saranno abbassati; l’esito finale sarà tutta la giustizia e tutto il maggior bene possibile su questa terra. Ma non c’è bene che paghi la lacrima pianta invano, il lamento del ferito che è rimasto solo, il dolore del tormentato che di cui nessuno ha avuto notizia, il sangue e lo strazio umano che non ha servito a niente. Il bene degli altri, di quelli che restano, non compensa il male, abbandonato senza rimedio all’eternità.”
  Scrive il secondo, nell’esergo al suo capolavoro: Se questo è un uomo: “Voi che vivete sicuri / Nelle vostre tiepide case, / Voi che trovate tornando a sera /  Il cibo caldo e visi amici: / Considerate se questo è un uomo / Che lavora nel fango / Che non conosce  pace / Che lotta per mezzo pane / Che muore per un sì e per un no. / Considerate se questa è una donna, / Senza capelli e senza nome / Senza più forza di ricordare / Vuoti gli occhi e freddo il grembo / Come una rana d’inverno./ Meditate che questo è stato: / Vi comando queste parole./ Scolpitele nel vostro cuore / Stando in casa andando per via, / Coricandovi alzandovi; / Ripetetele ai vostri figli.”
Tutto quanto è accaduto nel 900 è servito a migliorare l’Umanità che oggi partecipa alla vita su questo pianeta Terra?
La distruzione che il terremoto di domenica 23 novembre 1980 ha portato nella nostra terra campana, le tragedie di intere famiglie scomparse, dei nostri paesi uccisi dall’evento, e dalle ruspe del dopo terremoto, cosa hanno lasciato nella memoria collettiva?
Considero che a nulla è valso il sangue dei nostri morti,  se pochi giorni dopo si pensava a raccogliere beni materiali e denaro per abbattere l’antico e innalzare cattedrali di cemento, che nulla hanno a che vedere con la memoria collettiva, quella pastorale contadina dalla quale siamo stati generati. Considerate che questo tipo di negatività parlerà per secoli alle generazioni che verranno. Valutate, voi che siete continuamente al Potere e non lo lasciate per un attimo, che sarete pesati per tutta la distruzione che avete operato. Sarete richiamati nella memoria collettiva non per essere citati quali “scrittori della Storia” ma quali carnefici della terra che vi ha generato e dell’Umanità che avete violentata.  Non sarete perdonati!  
Non saranno perdonati né i politici dentro ai  “palazzi del potere”, né coloro che nascosti nell’ombra dei propri interessi hanno sostenuto il loro operato.  Ricordate che questo è accaduto! Come l’ acqua, che ha scosso le pale della ruota della Storia, non torna indietro per essere purificata, così c’è una Storia vera del popolo che non si scrive con i computer del Potere. C’è una Nazione che lotta e che paga con sacrifici ed umiliazioni: non verrà ricompensata in nessun modo, ma sarà memorizzata come “bene unico e comune” dalle generazioni future.
Ripetetelo ai vostri figli e ai figli dei vostri figli.
Io aspetto: “Sotto il ponte / agli argini del fiume / ti verranno a cercare / credendoti morto / ti vogliono togliere / anche l’ultimo respiro, / liberati dalle oppressioni / fai quel che vuoi / non farti togliere / dagli argini del fiume / (Antonio D’Alessio, Credo in te).
                                                                                                                                                                                                                                      

martedì 26 luglio 2011

È uscito Azioni & Natura Umana di Leonardo Caffo

Leonardo Caffo
Azioni & Natura Umana
Un breve viaggio tra complessità e filosofia della vita

€ 11,00 pp. 118 (Sia cosa che # 86)
ISBN 978 8897441 069
copertina di Laura Timpano, studio Kaleidon

Di cosa siamo veramente responsabili? Qual è il margine di libertà delle nostre azioni, anche di quelle che crediamo dipendano esclusivamente dalla nostra volontà? Fino a che punto la società capitalistica globalizzata “svia” i caratteri fondamentali della nostra natura umana? Quanto c’è di innato e di culturale in questa “natura”? La violenza e la guerra sono naturali?
Leonardo Caffo, analizzando una serie di situazioni ed esempi intriganti, e proponendo una proficua interazione fra approcci scientifici e filosofici diversi, risponde in modo avvincente a queste domande e a numerose altre questioni ad esse collegate, suggerendoci che, se affiniamo gli strumenti per avere consapevolezza delle (spesso subdole) limitazioni a cui siamo soggetti nelle nostre società così apparentemente libere e complesse, è possibile dare il nostro contributo per cambiare in meglio lo stato delle cose e recuperare gli aspetti più veri della nostra natura di animali umani.

Leonardo Caffo, nato a Catania nel 1988, attualmente vive a Milano. Ha pubblicato, tra l’altro, Soltanto per loro (2011, Aracne) ed in autunno uscirà il suo primo romanzo Finalmente è la fine del mondo (2011, Zona). Scrive o ha scritto di varie cose su «L’Ateo», «Lettera Internazionale», «Liberazione» e altrove. Ha fondato e diretto la «Rivista Italiana di Filosofi a Analitica Junior», divenuta, sotto la sua supervisione, la prima uffi ciale della prestigiosa Società Italiana di Filosofi a Analitica; ha partecipato al progetto InKoj dell’Università di Milano patrocinato dal CELE, Centro di studi Linguistici per l’Europa, ed è membro dell’Associazione Culturale Liberazioni collaborando alla realizzazione della rispettiva
rivista accademica dedicata alla filosofia antispecista. Alcune sue ricerche sono apparse su Scienza & Filosofia, Dialettica & Filosofia, Neuroscienze-net, e altrove. Attivista per la liberazione animale, è socio attivo della onlus Oltre la Specie. Web: caffoleonardo.wordpress.com


Ultimi giorni per participare al Concorso Faræxcelsior

Gli indirizzi ai quali mandiamo la comunicazione sono selezionati e verificati, ma può succedere che il messaggio pervenga anche a persone non interessate. In caso ci scusiamo e vi preghiamo di rispondere a questo stesso messaggio specificando l’indirizzo mail che volete venga cancellato dalla nostra mailing list.  

lunedì 25 luglio 2011

I vincitori del premio Fede a strisce 2011

VII Premio “FEDE A STRISCE - ROBERTO RAMBERTI” 2011
dedicato alle opere a fumetti di ispirazione cristiana
a Leo Ortolani

per la storia apparsa su RAT-MAN Collection numero 82-83-84-85
con la seguente motivazione:

La Fede Cristiana, a differenza di quello che diceva Nietzsche, non è la religione della tristezza, o dei servi. È un guardare alle cose con lo stupore, la poesia, ed a volte l’assoluta follia di un bambino. È il sano e sereno realismo, che è il terreno migliore per un umorismo che resta al di  là delle effimere risate. La storia di Ortolani (di dimensioni tra l’altro notevoli) dimostra un'attenzione e un rispetto per la Fede, difficilmente riscontrabile nel fumetto da edicola, e per questo merita un grazie ed il premio 2011.


menzione speciale per la Collana dedicata a Sergio Toppi realizzata da il Giornalino, in collaborazione con il MuF, con la seguente motivazione: 

Una collana che recupera storie ed illustrazioni troppo spesso disperse in mille rivoli, in una pubblicazione organica e coerente, che pone il maestro Sergio Toppi nella giusta luce di uno dei massimi autori del fumetto contemporaneo italiano, in grado di confrontarsi in maniera seria, profonda e vitale con l’elemento religioso.


Con il contributo di 
Fara Editore

lunedì 18 luglio 2011

Piccola editoria a Bassano Teverina 22-24 lug

Comune di Bassano in Teverina     associazione Stelle Cadenti, artisti per la pace


fiera della piccola editoria ed autoproduzioni librarie a Bassano in Teverina


dal 22 al 24 luglio 

Ø     Venerdi 22 luglio : Inaugurazione ore 17, apertura della fiera, e dalle 18 dedicato alla Palestina: omaggio a Vittorio Arrigoni e Juliano Mer, uccisi uno a Gaza e l'altro nel campo profughi di Jenin. Presentazione dei libri delle nostre edizioni sul tema, in particolare riedizione di “A Jenin sognano ancora un teatro” di Juliano Mer e Paola Ghiglione.
Presentazione del libro di Vittorio RESTIAMO UMANI  e del libro con gli atti del convegno sul sionismo dello scorso anno “Palestina, una terra cancellata dalle mappe”
Proiezione di filmati sul Freedom Thaeatre di Juliano Mer, e su Vittorio –
Proiezione del film Arna's children,  (i bambini di Arna) di Juliano Mer
durante tutta la serata, musiche recuperate dalla rete, di artisti palestinesi e no,
 e buffet di sapori mediterranei.

Ø     Sabato 23 luglio: apertura dei banchi alle ore 10, 30 –  alle 22
dedicato ai diritti umani, e alle donne nel mondo:
– dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 16,30 laboratorio con i bambini “UN LIBRO X GIOCO – IL LIBRO ME LO FACCIO IO!”
dalle 16,30 presentazione libri: passeggiata tra i banchi –
ore 17 Il ragazzo sotto l'ombrello di Annamaria Ciampaglia, edizioni Stelle Cadenti –
ore 18  "Nicaragua. Noi donne le invisibili" edito dall'associazione Italia Nicaragua di Viterbo   alle 19, nella piazza della scacchiera,Appunti di un viaggio” con le canzoni di Tiziana Camerani e le poesie di  Giuseppe Spinillo -    
assaggi di libri- letture ed intermezzi musicali

Ø     Domenica 24 luglio:  apertura banchi, dalle 10,30 alle 22 –
al mattino: storie, racconti, presentazione del lavoro dei bambini ,
dalle 16:  presentazione del libro Ci vorrebbero bambine, edito dalle nostre edizioni – assaggi di libri, poesie – presentazione del libro di Mario Palmieri, il Falco & il Gufo delle nostre edizioni

sabato 16 luglio 2011

Adottiamo un catechista in Burundi

Grazie a p. Luca Torsani, missionario saveriano in Burundi, e a La Piccola Famiglia onlus è possibile sostenere a distanza 19 catechisti locali della parrocchia di Bugwana. La quota mensile è di € 15,00 pari a € 180,00 annuali. Ogni sostenitore riceverà notizie del catechista adottato e il periodico «Briciole».
Per aderire si prega di compilare il seguente modulo da inviare a  sostegnoadistanza@piccolafamiglia.it

Luogo e data ……
Il sottoscritto ……………………
residente a
in provincia di ……
in via ………………

tel. ……………
e-mail ……………………

venuto a conoscenza dell'iniziativa del sostegno a distanza, mi impegno a sostenere un catechista in Burundi garantendo la cifra mensile di € 13,00 per 12 mesi. Mi impegno a comunicare entro novembre l'indisponibilità a continuare il sostegno per l'anno successivo, lasciando il tempo a La Piccola Famiglia di affidarlo ad altri.

Firma ………………

[L'utilizzo dei dati personali ha come unico scopo quello di promuovere le iniziative dell'Associazione “La Piccola Famiglia” onlus. Se ne può chiedere la cancellazione e l'aggiornamento comunicandolo all'Associazione.]

La quota può essere versata in un'unica soluzione annuale o ogni 6 mesi tramite conto corrente postale n. 32635526 intestato a La Piccola Famiglia onlus specificando in causale: Adozione catechisti in Burundi
oppure con bonifico c/o Banca Malatestiana di Rimini, Filiale di Ospedaletto (stessa intestazione e causale) coordinate banacarie
IBAN: IT56 N 07090 67770 010010074967

Grazie per la Vostra generosità!

Per info contattare Sr Lucia Annunziata di Montetauro sostegnoadistanza@piccolafamiglia.it
o Stefania Innocenti 0541-984334
o p. Luca Torsani lucatorsani@yahoo.fr



giovedì 14 luglio 2011

TRAPASSO DISTRATTO

un racconto di Valentina Renzi


«Più che altro, a stupirla, era stata la naturalezza con cui lo aveva fatto. Mentre saliva di sopra, ci pensava e pensava a come sarebbe stata la sua vita, in futuro, da quel momento in poi. Diversa, migliore o peggiore, forse… ma senz’altro diversa»   (C. Lucarelli)

E, adesso, dopo aver aperto la porta si ritrovava per l’ultima volta in casa sua. Sarebbe stata l’ultima volta, perché niente di quel passato le sarebbe più appartenuto. Ogni congedo scava sempre dentro un po’ di amarezza ed ogni morte fa versare qualche lacrima per l’impotenza di aver lasciato qualcosa a metà, ma in lei, in quel momento, nessuno di questi sentimenti adombrava il minimo rimpianto, né la induceva a rimorsi. Sì… gli occhi le si fecero caldi e umidi, e le mani le stavano tremando come fossero elettrizzate, ma, allo stesso tempo, ogni pensiero si scioglieva goccia a goccia in quell’istante che assomigliava all’eternità da poter vivere di nuovo, ma in  modo del tutto ignoto e imprevedibile. Quell’istante aveva il sapore acerbo e irresistibile di una folata di vento, venuto da lontano - come un amante sconosciuto - a portarti per mano verso una nuova stagione, una nuova pienezza. Neppure le pareti, quelle pareti spesse e basse, assomigliavano più ai confini di una gabbia: guardando il soffitto Laura non si sentiva più soffocare. Tutto, attorno a lei, si stava sbiadendo e stava perdendo consistenza: era come se le sue mani stessero aderendo alla buccia - morbida e scivolosa - di una bolla di sapone e tutto quello che aveva vissuto fino a quel momento si stesse riducendo ad una frase tra parentesi, un concentrato superfluo che, tutto sommato, si sarebbe anche potuto cancellare per scrivere qualcosa di migliore e di più disteso.
In quello stato di estasi e incredulità, Laura si stava dirigendo nella stanza in cui amava trascorrere la maggior parte del tempo. Nel trapasso, quasi involontariamente, si sofferma di fronte allo specchio. Per la prima volta, in quei pochi minuti, la ragazza guardò realmente il proprio volto e trovò un contatto sincero con il proprio sguardo: l’ovale, che contornava i lineamenti regolari del suo viso, era stato rovinato, rosicchiato. Ad infliggerle quello sfregio crudele non erano stati i segni del tempo, ma alcune ferite simili a morsi. Fu in quel momento che Laura si rese conto di aver vissuto, per anni, come immersa in un acquario popolato da pesci voraci e indifferenti: a ognuno aveva dovuto sacrificare un pezzo di sé e a lei – di se stessa – non era rimasto che l’osso.
Dopo che la folgore di quella rivelazione spense il proprio fragore, Laura entrò finalmente nella sua stanza preferita, la stanza nella quale poteva lasciar scivolare via il tempo, libero. Era una piccola stanza senza arredi e quasi del tutto spoglia, a parte alcune tele e qualche pannello rimasto abbozzato, sui quali vigilavano una tavolozza variopinta e alcuni pennelli. A terra, in un altro angolo della stanza, giacevano una piccola polaroid e un album fotografico sfogliato, ma ancora da ultimare; al loro  fianco alloggiava anche una piccola pila di fogli scribacchiati disordinatamente e tenuti insieme da un vecchio laccio. Laura era molto affezionata a quegli oggetti. Anche se erano vecchi, malandati e del tutto inutili, lei li amava: per lei erano così vivi, così pieni dell’energia di cui pulsavano le sue emozioni e della freschezza della sua fantasia. Da sempre erano i testimoni silenziosi e segreti di tutta quella sua vitalità, alla quale gli altri non avevano mai prestato la minima cura, e che, probabilmente, non sarebbero stati neppure in grado di cogliere. Quegli oggetti e quella stanza erano tutto il suo mondo, tutta la sua vita: gli occhi, il cuore, la mente del suo regno…e adesso…anche quei tesori Laura avrebbe dovuto abbandonare al nulla? Laura esitava e non sapeva se lasciare tutto lì, così, intatto o portare qualcosa con sé… probabilmente se la polizia fosse venuta a perlustrare quelle stanze avrebbe potuto trovare alcuni indizi e cominciare a dar corpo a qualche sospetto, e poi, anche le altre persone avrebbero messo in moto i propri pensieri. Ma, ormai, Laura era libera e non le importava più nulla né dei giudizi, né di quegli alibi altrui che le avevano sempre attribuito un non so che di incomprensibile e irrimediabile...Diede un’ultima occhiata al proprio regno e prese qualcosa da portare con sé, il pezzo più bello della sua vecchia vita e corse via, incurante. Non si accorse di quel grumo di sensazioni appallottolate che lasciò cadere dietro di sé, oltrepassando l’uscio, né concesse la minima esitazione a quello che gli altri avrebbero potuto desumere mettendo insieme i pezzi sconnessi di quella strana vicenda. Tutto sarebbe partito da quella bicicletta ritrovata vicino al fiume, ruzzolata giù, lungo l’argine brullo che affianca il corso d’acqua: un’intera vita anagrafica era stata annullata da un gesto impulsivo, esasperato, eppure non sarebbe stata ritrovata nessuna traccia di sangue dell’ipotetica vittima, nessun indumento o resto, neppure  una vittima vera e propria…e quella ragazza misteriosamente scomparsa? Le indagini sarebbero partite probabilmente da questi elementi, ma fin dove sarebbero potute arrivare…? Le persone che avevano conosciuto Laura, si sarebbero piegate al dubbio  di fronte a quell’evidenza tagliente e, allo stesso tempo, imperfetta, rimasta incompiuta per via di alcune incongruenze. Tacitamente attonite, si sarebbero arrese e, forse, le avrebbero sacrificato qualche pensiero dalla patina opaca, riservato un angolo delle loro coscienze: avrebbero avvertito un po’ di impotenza, inghiottito un po’ di miseria. Negli anni a venire, passando su quella strada e rivolgendo lo sguardo a quel lato del fiume, avrebbero avvertito la memoria contrarsi, come una cieca nemica strattonata da un filo senza capo. Udendo il suo nome si sarebbero ricordati di aver conosciuto un’altra ragazza chiamata Laura: candidamente bella, mite, immobilizzata in un’indole remissiva, assomigliava a una perla imbrigliata in una ragnatela.  Un giorno ella svanì - improvvisamente e lievemente - come un velo di vita. Allora, forse, si sarebbero sentiti loro gli assassini distratti di quella ragazza solitaria e strana, dallo sguardo triste e evanescente, sempre sospeso altrove. Quella ragazza, che sorrideva gentile e parlava poco, non era riuscita a trovare orecchie e cuori disposti ad ascoltarla, né qualcuno in grado di regalarle un’emozione che respirasse ariosa come un battito d’ali.  Quella ragazza, ogni sera, si addormentava con un nodo alla gola mentre le mani le scivolavano lungo la parete, nel vano tentativo di allontanarla. Laura, che si era sempre un po’ uccisa per gli altri, aveva deciso di rinascere solo per essere riconoscente a se stessa.

Su un bigliettino stropicciato - ritrovato vicino all’uscio di casa - la giovane aveva appuntato alcune parole: 

«In questo deserto di pura luce, il cielo è il mio tetto, la luna il mio letto e la voce dell’acqua la mia ninna nanna. Una stella mi fa compagnia e guarda tutto dall’alto, insieme a me. Il silenzio e la pace rendono piccoli i rumori della vita e fragili i brusii dei pensieri. È un istante sottile questo momento, un tratto crudo di matita che ha scalfito il passato e ha lasciato un’impronta sulla strada di domani.»

 

lunedì 11 luglio 2011

Salvezza e impegno a Urbino 17 ago (Conversazioni agostane)


Conversazioni di Palazzo Petrangolini
piazza Rinascimento 7  -  Urbino

Centenario di Carlo Bo (1911-2011)                                         

Giovedì 4 agosto 2011 ore 11,15   Cartoon. Enrico Bertuccioli presenta il suo racconto illustrato Che vita mostruosa! (Edicolors 2011).
Ore 17,30 – Conversazione di Paolo De Benedetti su Abramo padre della fede in margine al suo recente pellicano rosso, L’alfabeto ebraico (Morcelliana 2011).

Venerdì 5 agosto ore 11,15   Gian Carlo Torre presenta la rivista inPRESSIONI colloquia graphica et exlibristica (Primavera 2011). Incontro con Mario De Filippis, Carlotta Giardini e Raimondo Rossi sulla piccola grafica.
Ore 18   Inaugurazione Mostra Carlo Bo 1911- 2011. Gli ex libris illustrano e narrano, a cura di Gian Carlo Torre, Gastone Mosci e Alfredo Ferretti. Espongono un centinaio di artisti fino al 28 agosto (Orario 10-12 / 18-20).

Sabato 6 agosto ore 11,15   Mario Narducci presenta la rivista Novanta9 (L’Aquila, Luglio 2011).
Ore 21,15   Fermignano, Arte ai Capannoni (via Mascagni): Centenario di Carlo Bo. Conversazione con Paolo De Benedetti, Bruno Fiorelli, Alberto e Adriano Calavalle, Sergio Pretelli, Raimondo Rossi e Davide Tonti. Iniziativa Giusto Gostoli, Materiali Edili.

Lunedì 8 agosto ore 11,15 – Poesia: riappropriarsi del tempo con Iaia Lorenzoni sul suo libro La casa delle lune (Argalìa 2010).

Martedì 9 agosto ore 11,15 – Poesia: un bilancio passeggero di Giorgio Vescarelli con Come una nuvola (QuattroVenti 2011). www.edizioniquattroventi.it
Ore 17,30 - Seminario di Sante Graciotti su L’universalismo cristiano dello scrittore russo Sergej Avernicev. Iniziativa Istituto “Italo Mancini”. www.uniurb.it/scirel

Mercoledì 10 agosto ore 11,15 – Poesia. Graziella Maschio debutta con Gabbiani d’inverno (Argalìa 2011).
Ore 17,30 – Conversazione di Marco Moroni su Emigrazione e sviluppo economico: l’Italia e le Marche. Interventi di Giovanni Buldorini, Sergio Pretelli e Gianluigi Storti. Iniziativa Acli Marche. www.aclimarche.it

Giovedì 11 agosto ore 11,15 – Poesia. L’orizzonte del Cardeto di Ancona inquieta I giardini del mare di Maria Grazia Maiorino (peQuod 2011). www.pequodedizioni.it
Ore 17,30 – Seminario di Aldo Magris su  Presenza del mito in margine alla presentazione di Hermeneutica 2011 (Morcelliana). Iniziativa Istituto “Italo Mancini”. www.uniurb.it/scirel

Mercoledì 17 agosto ore 17,30 – Gli incontri di poesia dell’Eremo di Fonte Avellana (Poesia e salvezza, 2010). Presentazione di AA.VV., Salvezza e impegno, a cura di Alessandro Ramberti (FaraEditore 2010). Coordina Germana Duca.  www.faraeditore.it
Ore 21.15 – Conversazione di Manlio Sodi  su Culti e liturgie tra inganni e disinganni.

Giovedì 18 agosto ore 11,15   Narrativa. Due racconti di Vinia Tanchis, Bruja, Ed. Tigullio Bacherontius, S. Margherita Ligure 2011.
Ore 17,30 – Seminario di William Franke su Dante e la teologia negativa . Iniziativa Istituto “Italo Mancini”. www.uniurb.it/scirel 

Venerdì 19 agosto ore 11,15    Poesia. Una favola per adulti al promontorio di Gabicce con la plaquette di Pasquale D’Alessio, Giocatori di bocce (Raffaelli  Editore 2010). Introduce Germana Duca.    

Sabato 20 agosto ore 17,30 – Seminario su Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa nel mondo contemporaneo con Marco Cangiotti, Vittorio Parlato e Giovanni Battista Varnier. Iniziativa Istituto “Italo Mancini”. www.uniurb.it/scirel

Lunedì 22 agosto ore 21,15. Ricordo di Padre Pio Parisi, già assistente nazionale delle Acli. Interventi di Maurizio Tomassini, Padre Elio Dalla Zuanna, Giovanni Bianchi e Gastone Mosci. Iniziativa Acli Provinciali.

Martedì 23 agosto ore 11,15 - Poesia. Una storia di paesaggi di Laura Puglia,  Conoscevo un fiume (Piacenza, Blu di Prussia 2010).
Ore 21,15 – Conversazione su Domande di politica economica dal territorio  con interventi di Gianfranco Sabbatini, Michele Ambrosini, Oriano Giovanelli e  Giorgio Calcagnini.

Mercoledì 24 agosto ore 11,15   150° Unità d’Italia. L’enogastronomo Rolando Ramoscelli presenta Le Marche fuorilegge. Storie di briganti, cucina e osterie (Edizioni Cucina Dialettale “Da Rolando” 2010, in coll. con G. Centanni). www.darolando.it
Ore 21,15 – Conversazione di Giannino Piana su Vita sociale e politica in dialogo con Angelo Maffeis, Giusto D’Auria e Gianluigi Storti in margine al suo recente  libro, Politica economia etica. (Cittadella 2010). Conduce Franco Terzera.

Giovedì 25 agosto ore 11,15 -  Lorenzo Lotto. Presentazione del XIII fascicolo di nostro lunedì su Lorenzo Lotto. L’attimo terrestre (0 nuova serie, febbraio 2011, Editore Aniballi), direttore Francesco Scarabicchi e grafico Francesca Di Giorgio.
Ore 17,30   Seminario di Giannino Piana sul suo libro La verità dell’azione. Parole dell’etica (Morcelliana 2011). Iniziativa Istituto “Italo Mancini”. www.uniurb.it/scirel

Venerdì 26 agosto ore 21,15 – Conversazione sul primo Quaderno di Argomenti 2000  (1, 2011), Pensare la città (Pesaro e Fano) con Ernesto Preziosi, Michele Montani, Luigi Tonelli, Francesco Torriani.

Domenica 28 agosto   Chiusura Mostra Carlo Bo 1911-2011. Gli ex libris illustrano e narrano.

Voci di filosofi italiani del Novecento

Gentile amica/o,

A Luglio 2011, con l'editore romano IF Press è uscito il volume collettivo (a mia cura) Voci di filosofi italiani del Novecento.
Qualora sia interessato e/o riesca a farne acquistare una copia dalla biblioteca della sua Università o della sua città, ciò contribuirebbe a dar senso al tentativo dell'editore di continuare a diffondere cultura. Presentazione del volume, e costi, sono in allegato.
Per ordini:
IF PRESS
Email: info@if-press.com
Sito: www.if-press.com/asp/home.asp

INDICE

Giuseppe Giordano
Prefazione. Intorno al concetto di storia della filosofia ....................... 5

Claudia Stancati
Oltre la storia e il linguaggio: Giuseppe Rensi e il rifiuto dell’antropomorfismo del mondo ......................................................... 9

Ivan Pozzoni
Politica ed etica come momenti dello «spirito pratico» nella riflessione culturale crociana. Etica e politica .............................. 29

Antonino Di Giovanni
Gaetano Salvemini fra storia e politica. Note per una biografia intellettuale ...................................................... 59

Angelo Chielli
Il liberalismo anomalo di Guido De Ruggiero ..................................... 74

Giusy Gallo
Luigi Stefanini sulle tracce di un percorso possibile. Note per una semiologia della persona ................................................. 130

Lea Reverberi
Carlo Antoni: il tempo e le idee ............................................................ 149

Andrea Fioravanti
Andrea Emo: la scrittura in solitudine come itinerario verso il nulla . . 176

Giuseppe Craparo
Cesare Luigi Musatti .............................................................................. 208

Dario Sacchi
Gustavo Bontadini ................................................................................. 226

Massimo Marassi
Ernesto Grassi e il primato della parola metaforica ............................. 264

Federica Montevecchi
Giorgio Colli lettore di Nietzsche: un’azione editoriale e un confronto sulla grecità ...................................................................... 292

Tommaso Valentini
Modernità, secolarizzazione e politica in Augusto Del Noce .............. 319

Ernesto Paolozzi
Raffaello Franchini: la filosofia delle funzioni e il dissenso liberale .... 367

Stefano Volpato
Valerio Verra: la storiografia tra spiritualismo ed ermeneutica ........... 377


Cordiali saluti
Ivan Pozzoni
 

Paolo Galloni finalista al Premio Le due Nocera!

Con il romanzo di ambientazione medievale Il segreto del poeta, Paolo Galloni (alias P.G. Kien) è nella cinquina dei finalisti del Premio Le due nocera. Complimenti e ad maiora!


Gentile autore si rende noto che la Giuria del premio ha stilato la
graduatoria dei cinque finalisti del Premio letterario "Le due Nocera":

G. Fanizza (PASEO ORINOCO); P. Galloni Kien (IL SEGRETO DEL POETA); M. De Cas  (UNA STRAVAGANTE MATTINATA A OPERA); M. Rossi (COME IL PANE NERO); M. L.  Loi (IL VENTO DELLA MIA TERRA).

Il nome del vincitore o vincitrice del Premio verrà comunicato entro il
mese di ottobre.

Info: scriptorium_2009@libero.it

Lugocontemporanea 21-22 lug

giovedì 7 luglio 2011

Tonino Guerra a Cesenatico 8 lug


TENDE al MARE 2011
________________________
Viva l’Italia
Tonino Guerra per i 150 anni
dell’Unità d’Italia

mostra e asta di beneficenza

MOSTRA _ Venerdì 8 luglio dalle ore 17.30, sulla Spiaggia libera A. Costa di Cesenatico si inaugura la XIV edizione delle Tende al mare. La rassegna di quest’anno ideata ancora una volta da Tonino Guerra e Riccardo Pascucci, realizzata dal Comune di Cesenatico insieme all’Istituto Regionale per i Beni Culturali, con la collaborazione dell’«Antica Stamperia Pascucci» di Gambettola, la Cooperativa Bagnini di Cesenatico, l’Associazione «Tonino Guerra» di Pennabilli e la Consulta del volontariato del Comune di Cesenatico, reca il titolo di Viva l’Italia.
Dopo la felice esperienza delle «tende al mare» 2010, e la collaborazione avviata dal Comune di Cesenatico con la passione creativa di Tonino Guerra, grande artista che da tempo sta sperimentando con suoi nuovi soggetti la tecnica antica della tradizionale stampa su tela, nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia si rinnova con soddisfazione questo straordinario sodalizio.
É nell’unità di una bellezza diffusa che l’omaggio di Tonino Guerra alla storia patria trova la sua piena espressione a Cesenatico. E le tende si accendono di colori, anzi di tricolori, in immagini che accolgono con festa e ironia i simboli della nostra storia. Sono le immagini oramai iconiche della vicenda artistica di Guerra, che rappresentano una festa cromatica ideata dall’inesauribile ed eclettico estro di un uomo che non smette di esaltare, in qualunque suo gesto, la bellezza che sta nelle cose e nei luoghi. Per Guerra è infatti proprio la nostra cultura, l’arte, la musica, la poesia e la bellezza del paesaggio che hanno fatto l’unità e tengono insieme oggi il nostro paese.
Prendendo spunto dai suoi bozzetti, la Stamperia Pascucci di Gambettola ha realizzato le venti tende da spiaggia, che grazie ai ritocchi di mano del maestro sono divenuti dei veri e propri oggetti d’arte. L’edizione di quest’anno delle tende al mare ritrova dunque una tecnica antica, perché era proprio nelle antiche stamperie di tela che, un secolo e più fa, nascevano le tende da spiaggia. La Bottega Pascucci conserva ancora gli stampi dei disegni più consueti che vi si imprimevano agli inizi del ‘900. Così come documenta anche il loro ricco archivio fotografico. Tuttavia è la stessa stamperia che da qualche anno sperimenta sulla tela la stampa di soggetti e temi nuovi suggeriti da amici artisti, in particolare quelli di Guerra, raggiungendo esiti di grande originalità e valore artistico.
La mostra delle «Tende al mare» 2011 rimarrà sulla spiaggia di Cesenatico fino all’11 settembre e, in contemporanea, verrà allestita e sarà visitabile tutta l’estate una esposizione degli schizzi e dei bozzetti preparatori di Tonino Guerra, presso “La legnaia” di Casa Moretti secondo gli orari d’apertura della casa-museo.
ASTA _ Da sempre, inoltre, grazie alla collaborazione della Consulta delle Associazioni di volontariato, l’iniziativa persegue una finalità benefica mettendo il ricavato della vendita all’asta dei preziosi manufatti artistici a disposizione delle Associazioni del territorio di Cesenatico che operano nell’ambito del sociale.

L’asta sarà bandita nell’occasione dell’inaugurazione, e durante la cena che farà seguito sulla spiaggia antistante l’installazione delle tende. Si potrà prenotare la cena al numero 0547.79205 oppure tramite mail a infomusei@cesenatico.it.

Su Salvezza e impegno

ampia recensione di Alessandro Di Napoli pubblicata sulla rivista Sìlarus, nn. 275-276, maggio-agosto 2011, pp. 33-41.
Scheda del libro qui





Intercultura a Sieti 9-10 lug

mercoledì 6 luglio 2011

2 biglietti ricciani di padre Gianni Criveller

Gianni Criveller

Premio Vola Alto (fino ai 36 anni) scad. 30 nov


VOLA ALTO – sblocco d’immaginazione narrativa – BANDO DI CONCORSO 2011 DELL’ASSOCIAZIONE MARCO FORMIGONI
 Segnaliamo un interessante concorso:

VOLA ALTO

sblocco d’immaginazione narrativa

Marco pensava di scrivere un romanzo, o forse un racconto lungo, comunque una storia costruita su alcune delle cose che più lo colpivano, o più gli stavano a cuore.

Ne ha scritto poche righe, chissà se l’avrebbe mai completato. Ecco il suo incipit:

Ci sono giorni i cui l’aria si vede. E in quei giorni della città si capiscono tante cose. Innanzitutto deve essere inverno, deve essere presto: tipo le sei del mattino a gennaio quando è ancora buio e fa un freddo cane. Il cielo di quel colore metallizzato che ancora non si capisce se ci sono nuvole o è sereno. Ma le nuvole ci sono.
 La città è lì. E all’alba i rumori rimbombano di più. Sono netti e distinti. Ma quando si cade, si cade piano.
 L’uomo viene giù dall’alto, nel cantiere deserto. Attraversa lo scheletro verticale dell’edificio in costruzione, il reticolo in cemento armato delle ascisse e delle ordinate.
Fausto a quell’ora solleva la serranda del bar come tutte le mattine. Guarda le gru, ancora più in là, dove sorgerà il quartiere degli altri. “Qui sarà un altra cosa. Né meglio, né diverso. Un’altra cosa”.
L’uomo lo ritroveranno un’ora dopo. Il corpo riverso in una pozzanghera fangosa imbiancata di gesso. Diranno che non lavorava lì. Nessun documento. Niente di niente. Uno venuto giù dal cielo. Saranno tutti lì a guardare il morto a due metri dalla recinzione. Ci sarà un infermiere del 118 che parla al telefono e due poliziotti che interrogano il capo cantiere.
Fausto vedrà gli operai sciamare via, gli italiani da una parte, gli stranieri dall’altra. Avrà in bocca un sapore insolito e dolciastro.
“Una volta sognavamo tutti verso l’alto” penserà. “Ora ci si guarda i piedi per non inciampare”.
Poi voltandosi sentirà il vecchio che dice :”Ma quello è l’Amir”.


Continua la storia. O ricomincia da capo. O ambientatela altrove. Prima di avventurarti dai un’occhiata alla biografia o a qualche lavoro di Marco per capire meglio quali cose gli frullavano per la testa.

E poi affronta il tuo  racconto. Un testo di fantasia, un video, una cronaca registrata, un reportage scritto o fotografico, guardati attorno come avrebbe fatto Marco.


REGOLAMENTO

TERMINI DEL BANDO DI CONCORSO 2011 DELL’ASSOCIAZIONE MARCO FORMIGONI
si rivolge

Possono partecipare persone di qualsiasi nazionalità  che abbiano compiuto 18 anni e non abbiano superato i 36.

Generi 
Sono oggetto di questo bando le più diverse forme di espressione della comunicazione, giornalistica e di fantasia.

Dalle diverse declinazioni della radiofonia a quelle video (reportage e inchiesta, docu-fiction, documentario, produzioni con videofonino, corti cinematografici) e  fotografia.

Opere letterarie, narrative, prosa e poesia, drammaturgia, graphic novel.



Formati

I partecipanti potranno inviare uno dei seguenti elaborati, in lingua italiana  (se video realizzato in altre lingue, con sottotitoli o over voice in italiano), in cinque copie:

- testo scritto letterario o giornalistico che non superi i 30.000 caratteri (spazi inclusi) in formato pdf o word, rtf.

- video in formati AVI, MPG, MOV e FLV o audio MP3   per una durata non superiore ai 10’.
- foto da una a  un massimo di sei scatti in formato JPG alta definizione 300 dpi.

Modalità di partecipazione e termini di presentazione.

Ogni candidato potrà partecipare con un solo lavoro

Un breve curriculum vitae dovrà essere allegato comprensivo di dati anagrafici, indirizzo, recapito telefonico e mail. Possono partecipare lavori realizzati da più autori ma in questo caso va indicato un capo progetto e va allegato il curriculum di tutti i partecipanti.

Tutti i partecipanti dovranno allegare la liberatoria scaricabile qui sotto.

La mancanza di anche un solo dei requisiti sarà motivo di esclusione dal presente concorso.

I lavori dovranno essere recapitati entro il 30 novembre 2011 al seguente indirizzo:

Segreteria organizzativa Premio Marco Formigoni    c/o Formigoni
viale Vittorio Veneto 14
20124  Milano


I lavori non saranno restituiti.

L’Associazione Marco Formigoni avrà il diritto di riprodurre e diffondere i lavori premiati con lo scopo di dare la più ampia visibilità agli autori.

I concorrenti con la partecipazione al concorso ne accettano modalità e clausole.


Selezione e premiazione

I lavori presentati saranno selezionati dalla giuria composta da:

Silvia Ballestra,  Pietro Cheli, Gad Lerner, Salvo Mizzi, Laila Pozzo, Assunta Sarlo, Gabriele Salvatores,  Manuela Kovacs  Presidente dell’Associazione Marco Formigoni.

La giuria sceglierà – indipendentemente dal mezzo da voi utilizzato – i lavori  che giudicherà più riusciti e più capaci di vedere e raccontare le tematiche  che Marco Formigoni considerava cruciali nella nostra società e – a suo insindacabile giudizio – assegnerà tre premi in denaro di 5000, 3000, 2000 euro rispettivamente per il primo, il secondo e il terzo classificato.

La giuria potrà anche segnalare altri lavori meritevoli di menzione.

La proclamazione dei vincitori e la premiazione avverranno a Milano il 26 marzo 2012.

Ulteriori dettagli verranno riportati sul sito.



TEMPISTICA DEL PROGETTO


24 giugno 2011 pubblicazione del bando
30 novembre 2011 scadenza invio progetti
Dicembre 2011 selezione progetti
26 marzo 2012 proclamazione di vincitori e premiazione


Scarica il bando in formato pdf: Bando VolaAlto

Scarica la liberatoria: LiberatoriaVolaAlto

da qui