lunedì 28 gennaio 2013

Lo Spielberg del Risorgimento meridionale: Montefusco


Analisi statistica dei visitatori – Anno 2012

La curatrice del museo Emilia Dente

Il 2012 è stato un anno interessante e ricco di eventi per il nostro museo che  sempre più si delinea come importante polo culturale  e  stimolante  meta turistica del nostro territorio.
E’ in costante crescita il numero delle persone interessate alla conoscenza del patrimonio monumentale e storico della nostra cittadina e il museo /carcere è la meta prioritaria ed irrinunciabile per tutti i turisti. In concreto, il numero dei visitatori che ha programmato  e prenotato una visita al museo / carcere e al centro storico di Montefusco  nel 2012  è pari a 1649  ( fonte : Registro delle Visite – anno 2012 ), visitatori regolarmente accompagnati da uno degli esperti registrati nell’albo degli accompagnatori turistici del Comune di Montefusco, per un totale di 299 ore di servizio prestate dagli stessi.  La presenza di ulteriori 81 visitatori si evince poi dall’analisi  minuziosa del registro delle firme dei visitatori del museo, collocato nella corsia inferiore del carcere, registro su cui i visitatori possono lasciare liberamente traccia del loro passaggio e/o riflessioni e commenti sulla visita. In definitiva  sono 1730 i  turisti registrati che  hanno visitato il museo / carcere nell’anno 2012. Il 95% di essi ha prenotato la visita in anticipo utilmente utilizzando le metodiche di prenotazione delle visite  (telefono, fax, mail o contatto facebook),  perfezionate  e potenziate nel corso dell’anno.
La stima  dei visitatori aumenta notevolmente in considerazione dell’evento “Montefusco ieri e oggi”, che riconferma la notevole attrattiva turistica che il  museo/carcere e i monumenti montefuscani esercitano sulle migliaia di turisti che affollano nelle serate della performance montefuscana i vicoli e le piazze dell’antica capitale. La costante presenza di visitatori nelle corsie del museo, ospitanti in alcune stanze della sezione superiore pure la tradizionale mostra di antiquariato, consente, con ponderata valutazione, di confermare la stima dell’anno precedente ammontante, con buona approssimazione  alle 2000 presenze. Pure nelle affollate serate dell’evento, il servizio  continuo degli accompagnatori turistici ha garantito  itinerari di visita appassionanti e chiari.
 La mancata realizzazione dell’evento “ Presepe Vivente” per l’edizione 2012, altro importante richiamo turistico per il borgo montefuscano e per il carcere, nei cui ambienti venivano collocate tradizionalmente le prime emozionanti scene, ha penalizzato  notevolmente il bilancio complessivo  della proposta turistica montefuscana.
Il calcolo complessivo dei visitatori del museo “Lo Spielberg del Risorgimento meridionale”, comprensivo di registrazione documentata e  stima, assomma dunque a circa 4000 visitatori.

La puntuale registrazione compiuta sul Registro delle Visite consente  inoltre di conoscere meglio i visitatori e di differenziarli in  merito all’età e alla provenienza.

Le tabelle seguenti illustrano dettagliatamente i dati :

Tabella A: Età dei visitatori*

 *Il totale di visitatori di cui è stata annotata l’età presunta ammonta a 1248 e su questo totale viene effettuata la valutazione percentuale  I 482 visitatori, di cui  non è stata indicata l’età, non vengono considerati nella valutazione differenziale per età.


Fino a 15 anni
16-24 anni
25-65 anni
ultrasessantacinquenni
Età non indicata
Totale visitatori 2012
         371
       124
       716
             37
     482
        1730  
         30%
        10%
         57%
              3%
       ///
         100%
       (1248)

La maggioranza degli utenti, ben il 57%, appartiene dunque alla fascia di età matura, compresa tra i 25 e i 65 anni, molto spesso, come testimonia lo stesso registro delle visite, organizzati in gruppi e/o membri di associazioni ricreative e culturali.
Circa il 40% dei visitatori ( calcolo complessivo degli utenti fino ai 24 anni ), ha partecipato invece ad itinerari di visita proposti in ambito scolastico, e il bilancio complessivo, consente di valutare un aumento delle proposte e dei progetti didattici orientati alla destinazione museale e monumentale montefuscana che registrava invece, nell’anno precedente, una criticità ( il numero totale  degli utenti fino a 24 anni era di  358, quasi il 32% dei visitatori registrati e di cui si indicava l’età) criticità, per il cui miglioramento è stata programmata e realizzata nel 2012 una impegnativa azione di comunicazione e promozione . Uno degli strumenti comunicativi più significativi, funzionali ed utili al dialogo continuo con gli studenti del territorio è stata la proposta  della  mostra itinerante “Le donne del Risorgimento “, volti e storie di donne che nell’età risorgimentale hanno combattuto per  i propri ideali. La mostra , ospitata occasionalmente in diversi istituti scolastici della provincia irpina, presentata in interessanti convegni tematici, è stata un costante ed interessante invito a visitare i “luoghi”  - simbolo del Risorgimento, come il nostro Carcere/Museo.
Si riconferma invece una criticità irrisolta la bassa percentuale di affluenza dei visitatori ultrasessantacinquenni, criticità generale alla cui negatività concorrono  diverse variabili, non necessariamente pertinenti all’offerta museale della struttura montefuscana.

Il registro delle firme, nei commenti e nelle riflessioni lasciate liberamente dagli stessi visitatori, rivela pure molto spesso la motivazione che porta a Montefusco i visitatori, desiderosi di conoscere ed approfondire la storia del territorio meridionale nei luoghi reali in cui  pagine importanti della sua storia sono state realmente vissute.

Tutti positivi i commenti trascritti, soprattutto in merito al servizio di accompagnamento e in relazione alla buona conservazione del sito.
Particolarmente significativi e gratificanti si rivelano inoltre i commenti degli studenti montefuscani, in visita al museo che testimoniano  di acquisire consapevolezza della loro storia e di “riappropriarsi” del loro territorio.

In merito alla provenienza dei visitatori è  esemplificativa,pure nella parzialità dei dati, l’annotazione seguente :

Tabella B : provenienza dei visitatori (fonte: Registro delle Visite – anno 2012)


INGHILTERRA– Montevergine (AV) – Cesa (CE)-  Aversa (CE) – San Giorgio del Sannio (BN) – Roma – San Nazzaro (BN) – Conversano (BA) Bari – Salerno – Lecce -  Napoli – ESTONIA - Prata Pietrastornina – Altavilla (AV) -  Tufo (AV) – Torrioni (AV) – Petruro (AV) – Cianche (AV) -  Senerchia (AV) – Benevento -  CILE – Ariano (AV) Montoro (AV) – Bagnoli (AV) – Sesto San Giovanni (MI) Avellino – Monza – BELGIO – Quarto (NA) – Solofra (AV) – Monteverde (AV) – San Giuseppe Vesuviano (NA) – Bonito (AV) – Pordenone – Ostuni  (BR) – Alberobello (BA) – Trani (BT) – GIAPPONE – Sorrento (NA) – S.Martino Sannita ( BN) – Nocera Inferiore ( SA ) – Mercogliano ( Av) – Sarno ( SA)


E’ evidente, nell’analisi minuziosa dei dati,  come, oltre alla predilezione  del territorio provinciale e regionale per la meta montefuscana, c’è un importante  attenzione turistica dal territorio pugliese.

L’utile confronto con l’analisi statistica dei visitatori dell’anno precedente (fonte : Registro delle Visite – anno 2011 e Registro delle Firme – periodo Gennaio – Dicembre 2011), anno in cui il totale dei visitatori registrati ammontava a 1426 , documenta una crescita di oltre 300 visitatori (304) che hanno scelto il territorio montefuscano e il suo patrimonio museale come meditata meta di visita e, nella considerazione che l’anno 2011, anno di ricorrenza del Centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, è stato in assoluto l’anno di maggiore fermento in merito agli eventi organizzati, alla mobilitazione scolastica e culturale e all’attenzione dei cittadini, essere riusciti, nel 2012, non ad eguagliare, ma addirittura a superare l’ottimo risultato dell’anno precedente, in termini di presenza turistica, è sicuro segno di crescita e miglioramento per la nostra realtà museale.

In conclusione,il concreto ed appassionato  impegno di tutto il personale addetto ai servizi museali e di promozione turistica del nostro territorio è riuscito a garantire per l’anno 2012 un eccellente servizio di accoglienza turistica, realizzando i buoni risultati documentati dalla presente analisi statistica , e promuovendo sicuramente la crescita e la valorizzazione del patrimonio museale e monumentale di Montefusco, patrimonio che si concretizza sempre più come una valida risorsa su cui investire per il futuro della nostra cittadina.

 21 Gennaio 2013

giovedì 24 gennaio 2013

Non è trascorso nemmeno un anno

di SubhagaGaetano Failla

Non è trascorso nemmeno un anno da quando il treno ha abbandonato questa stazione.
Mi sorprende la rapidità impetuosa con cui alte erbacce hanno quasi cancellato, divorato, i binari e le traversine. Dove prima passava il treno, in un itinerario così ordinato e controllato – un destino, una fatalità – adesso vive una vasta striscia verde intricata. Appare ancora qui e là, come in un affanno, qualche macchia nera di legno che unisce due segmenti metallici divenuti opachi. Guardo recenti graffiti sul muro, scritte troppo appariscenti che urlano passioni amorose e sportive. Il tempo concesso ad esse, alle passioni, sarà molto più breve di quello offerto alla vita della stazione.
Alzo il capo, sento l’attrazione celeste, m’accorgo dei miei passi. Poi siedo su una vecchia panchina di ferro evitando una chiazza di ruggine, e attendo. Ho lasciato abbastanza posto per un’altra persona.
Giunge un giovane alto e robusto, dai tratti mediterranei. Ci scrutiamo in cerca d’un indizio, io rischio un cenno d’intesa, mentre l’altro stringe gli occhi come a focalizzare meglio la mia faccia. Sorride indeciso. Una indecisione quieta, un buon mezzo sorriso. Si avvicina, pronuncia il mio nome chiedendo una conferma. Rispondo di sì. Mi dice il suo nome, le nostre mani si uniscono, sento il calore del contatto. Infine siede sulla panchina. La macchia di ruggine ci distanzia un po’.
Rimaniamo in silenzio. Il suo sorriso si apre verso il mio volto, poi devia lo sguardo sulle mie ginocchia e davanti a sé.
“Hai visto?” dice, indicando con la testa la rigogliosa striscia verde.
“È il tempo,” rispondo. “Cancella tutto.”
I suoi occhi si muovono, si smarriscono. Forse ha perduto una traccia, e la luce del suo sguardo si attenua come offuscata da un velo.
“Il tempo…” mormora in un sussurro appena percettibile. “Il tempo non esiste.”
“Bella frase. Fa sempre il suo effetto,” affermo d’impulso.
Mi accorgo troppo tardi del mio sarcasmo. E nel tentativo di porre riparo a quel tono ruvido, aggiungo:
“È il tempo che ha fatto sparire la ferrovia della nostra infanzia, è il tempo che ha cancellato anche la memoria della tua breve esistenza.”
“Ma io adesso sono qui,” risponde il ragazzo a bassa voce.
Il giorno già sfuma a occidente. Le ombre lunghe di novembre tolgono il fiato. L’autunno è la stagione dei fantasmi e dei ricordi, il tempo che lotta con sé stesso.
“Dipingi ancora quei quadri d’altri mondi, quei paesaggi evanescenti?” chiedo sommesso.
“Dipingo ancora. Fiori. Dipingo fiori, adesso. Iris. Ma i quadri che ricordi non rappresentavano altri mondi. Erano immagini del mio mondo, prima…”
“Prima dell’incidente,” dico in un bisbiglio.
“Molto prima dell’incidente. Erano i mondi della mia esistenza, prima di giungere in questa più recente nascita, e nella morte di cui parli…”
Oltre un vecchio steccato, oltre il garbuglio d’un canneto, una striscia rossa, una specie di vena aperta, attraversa il cielo sull’orizzonte. Il buio potrebbe sorprenderci insieme, penso, nell’oscurità sarebbe indistinguibile la natura d’un fantasma.
“Cos’è allora ciò che chiamiamo tempo?” chiedo d’un tratto, in un tono cupo, non voluto, come se la domanda e l’umore della mia voce mi fossero entrambi sfuggiti.
Il giovane uomo porta la mano sulla guancia, volge lo sguardo sulla ferita rossa nel cielo. Poi, con l’altra mano, traccia nell’aria, lentamente, una linea sinuosa e ondeggiante. È un movimento simile a un gesto di danza, le dita sembrano piegarsi fluttuando nelle correnti aeree.
“Tornerai?”
“Non sono mai andato via,” risponde dolcemente. “Soltanto i treni possono partire e svanire. Io sono sempre rimasto qui, ovunque.”
Non mi consola la sua risposta, non credo a quel che dice. E so che resta poco tempo, ormai.
Giunge il buio. Le tenebre non ci uniscono. Sono di nuovo solo.



venerdì 18 gennaio 2013

“STORIE DI FILO SPINATO”



COMUNE DI MONTIANO

IL GIORNO DELLA MEMORIA
“STORIE DI FILO SPINATO”

Presso il  Comune di Montiano, in occasione della “Giornata della Memoria”,  Venerdì 25 gennaio 2012, alle ore 20,30, presso il Centro Culturale S. Francesco, alla presenza del Sindaco Fabio Molari, gli assessori, i ragazzi che hanno viaggiato sul treno della memoria, si presenta l’opera “Storie di filo spinato”, un racconto in forma di diario della vita trascorsa nei campi di concentramento nazisti, scritto da Luciano Foglietta internato dal 1943 al 1945 e Davide Argnani il cui padre nello stesso lasso di tempo era prigioniero in un lager tedesco.   
Per l’occasione saranno in mostra documenti originali dai Campi di Concentramento.  Brani del libro saranno letti  nel corso della serata. 
In breve si riporta una sintesi del libro “Storie di filo spinato” scritto da Luciano Foglietta e Davide Argnani: “Un bambino di cinque anni e un ragazzo di ventidue anni. Il bambino vive la guerra da casa, il ragazzo la vive sulla propria pelle nei Lager nazisti. Il padre del bambino, ventinove anni, dall’ottobre 1943 al giugno 1945, è ospite, si fa per dire, a M.-Stammlager VI G nei pressi di Bonn a.Rhein e, quasi contemporaneamente, anche il ragazzo di Santa Sofia, Luciano Foglietta, ventidue anni, si ritrova ospite presso lo “Stalag IV B” ubicato nelle vicinanze di Mulberg. I due ‘eroi’ non si incontreranno mai, mentre la loro vita viaggerà in parallelo fino alla fine. Due generazioni, due esperienze, due protagonisti che vivono la stessa tortura. Un bambino che ricorda la propria solitudine, un uomo che racconta in diretta le prevaricazioni subite. Un Diario e un romanzo di vite vissute in parallelo che continuano, nella memoria dei sopravvissuti, a riviverne la tragedia con amarezza e rabbia. Ma se è vero che “quando muore un uomo muore un libro” (Gian Luigi Beccaria) è altrettanto vero che un diario di memorie è un tassello di Storia e di Vita in dono ai posteri perché la Storia vissuta resti viva e porti consiglio, a futura memoria insomma, perché le nuove generazioni ne abbiano arricchimento morale e mònito contro ogni pensiero a senso unico, anche se i padroni del vapore sono spesso imbroglioni dei “Fatti della Storia.”. (“Storie di filo spinato”, Edizioni Il Ponte Vecchio di Cesena, pag. 128, € 12,00). 

LUCIANO FOGLIETTA è nato nel 1922 a S. Sofia dove vive. Si è sempre dedicato alla letteratura, alla storia e alle tradizioni della Romagna e in particolar modo ai sapori e alle tradizioni della gastronomia romagnola, con racconti e numerosi scritti apparsi su riviste specializzate. Dal 1956 è giornalista professionista de Il Resto del Carlino e per anni è stato caporedattore nelle redazioni di Forlì-Cesena e Rimini. Come scrittore ha al suo attivo una trentina di pubblicazioni. Ha esordito nel 1958 pubblicando il romanzo Una valle per un’anima, poi, nel 1961, Stalag IVB, il romanzo che racconta le sue esperienze nei campi di concentramento nazisti (Edizioni Cappelli) e recentemente, in collaborazione con Giancarlo Mazzuca “Sangue romagnolo: i compagni del duce” (Minerva Edizioni, Bologna 2011).

DAVIDE ARGNANI è nato il 4 giugno 1939 a S. Maria Nuova di Bertinoro. Dal 1953 vive a Forlì. Ha pubblicato varie opere di poesia di cui si ricorda Stari Most, poemetto ispirato dalla guerra nell’ex Yugoslavia e alla distruzione del vecchio Ponte di Mostar, con versione in croato, tedesco e inglese con presentazione di Maurizio Pallante e Predrag Matvejevic (Edizioni Campanotto, Udine 1998). Si interessa di poesia visiva e ha curato  opere monografiche e antologiche: Poeti a dibattito - interviste a noti  poeti, critici e scrittori italiani - (1978); Pelàsgi, antologia dei poeti romagnoli in lingua (in collaborazione con G. R. Manzoni, Ed. Maggioli Rimini 1985). Nel 1988 con Roberto Roversi ha curato varie antologie dedicate alla poesia operaia (Ingranaggi e Motus, Edizioni Lavoro, Roma). Collabora a varie testate italiane e straniere e dirige la rivista letteraria L’Ortica.

Montiano, 17 gennaio 2013
Per info: 3483190680

domenica 13 gennaio 2013

Chi scrive ha fede? (Rapallo 8-10 febbraio 2013)

Dal pranzo di venerdì 8 a quello di domenica 10 febbraio 2013, grazie alle Orsoline di Maria Immacolata (in particolare a suor Mariangela De Togni e alla Superiora Sr. Elena) e alla collaborazione di Rosa Elisa Giangoia e della associazione Il gatto certosino, si tiene a Rapallo la kermesse sul tema Chi scrive ha fede?” – dove la fede è sì quella religiosa, ma può essere anche un ideale, un approccio etico alla vita, una attenzione in senso weiliano fiduciosa al mondo e agli altri. E la scrittura può essere anche visiva (grafica, fumetti, video, pittura…), musicale, ecc. Scarica il programma in formato doc.

Il costo del soggiorno dal pranzo del venerdì al pranzo di domenica è di € 150,00 (€ 135,00 se non si arriva in tempo per il pranzo di venerdì, da comunicare in sede di prenotazione direttamene a Sr Elena, v. sotto), per i giovani sotto i 35 anni il costo è di € 105 (€ 90,00 se non si arriva in tempo per il pranzo di venerdì). La kermesse è aperta a tutti gli uditori interessati (che potranno intervenire nei vari momenti di dibattito). È richiesta la presenza per tutta la durata del convegno. La kermesse inizierà puntuali alle ore 15.00 di venerdì e terminerà intorno alle ore 17.00 domenica ed è aperta a credenti (la messa domenicale è alle ore 10,00 e i vespri alle ore 18.00 per chi vuole) e non credenti. Altri orari: Colazione: dalle 8 alle 9 – Pranzo: 12,30 – Cena: 19,30. Si possono portare libri, CD e altro materiale per vendite/scambi informali che i partecipanti gestiranno autonomamente. Chi suona uno strumento è pregato di portarlo.

Dal 1° dicembre 2012 le prenotazioni vanno fatte direttamente a sr. Elena Scotti scotti.suorelena@libero.it tel. 0185/232014 (meglio dalle ore 19.00) e girate per conoscenza a info@faraeditore.it

Istituto Orsoline di M.I.
Via Aurelia Levante, 54
16035 RAPALLO



Venerdì 8 febbraio 2013

ore 15.00 Saluto delle suore Orsoline, di Rosa Elisa Giangoia e del moderatore Alessandro Ramberti

ore 15.15 Credere nella vitaBruno Rombi è nato a Calasetta (Ca). Dagli anni ’60 vive a Genova, dove svolge intensa attività artistica. Poeta, scrittore, critico letterario, pubblicista, nonché pittore, collaboratore di diversi quotidiani e riviste, ha pubblicato una trentina di volumi di poesia, narrativa e saggistica, di cui molti tradotti in diverse lingue. Ha partecipato a festival di poesia e a convegni letterari in Italia e all’estero. Come pittore, ha tenuto una trentina di personali, partecipato ad un centinaio di rassegne e collettive ed ha illustrato diversi volumi. La sua produzione poetica è stata recentemente raccolta nel volume Il viaggio della vita (Le Mani 2012). Gli è stata dedicata la Lettera in versi n. 07 a cura di Rosa Elisa Giangoia.

ore 15.30 Yunus Emre, uomo di DioPiera Bruno  è laureata in Lettere e si è dedicata all’insegnamento ricoprendo anche incarichi universitari e direttivi. Distaccata al Ministero degli Esteri, ha svolto attività culturale in alcune capitali mediterranee. Già redattrice di Italyan Filolojisi, rivista edita dalla Facoltà di Lettere di Ankara, collabora a riviste italiane con poesie, recensioni, traduzioni. Ha pubblicato quattro raccolte poetiche: la più recente Segni lettere suoni (De Ferrari, Genova 2002) è una miniantologia di traduzioni e testi originali trilingui. Con De Ferrari ha pubblicato anche il poemetto in prosa L’Arca di Noè (1998). Nel 1996 ha ideato per l’Istituto Italiano di Cultura di Ankara il florilegio Domani accadrà qualcosa (poesie turche di G. Akin; B. Ecevit; E. Evren; M. Gürpinar), in cui  è presente con la sintesi storico-letteraria Note sulla poesia turca (pp. 39-58). È inserita in varie antologie, quali L’altro 900 di Vittoriano Esposito, vol. II (Bastogi, Foggia 1997); L’erbosa riva a cura di S. Gros-Pietro ed E. Andriuoli (Genesi Torino 1998); La Liguria dei poeti di F. De Nicola (De Ferrari, Genova 1998), l’Almanacco paredro 2005 (Genesi, Torino) e nelle riviste Çaĝdas Türk Dili, Ankara 2001; Les Cahiers de poesie - rencontres – Lyon 1996 e 1999; Mil’ Feuilles par Chemins, Thionville 1999 e 2000. Nel 2004 il quotidiano Cumhuriyet (repubblica) le ha dedicato una pagina nell’inserto culturale Kitap (libri). Nel 2012 ha pubblicato Poetesse liguri – dallo scrittoio alla pagina (De Ferrari, Genova). Le è stata dedicata la Lettera in versi n. 05 a cura di Rosa Elisa Giangoia.

ore 15.45 Chi scrive “qui” ha fedeRoberto Borghesi 
è nato in Francia. Residente a Rimini, 55 anni, operaio e filosofo, “ricercatore del pensiero” di Nietzsche e dei decostruzionisti francesi, separato, due figli, autore di varie traduzioni dal francese e di un libro sulla “grandezza”. Ultimamente ha tradotto in francese alcune poesie in dialetto santarcangiolese di Annalisa Teodorani e in italiano il saggio l'Adorazione di Jean-Luc Nancy.  È tra i vincitori del concorso Insanamente. Sostiene che, se la fede va oltre, bisogna andare oltre con la scrittura.


ore 16.00 Scrivere con Fede o per Fede?Franca Oberti
La ricerca della Verità, senza il dubbio, può essere considerata Fede? Forse oggi è più importante non farsi domande ed esibire una fede cieca? Raggiunta la terza età, dimenticata dall’INPS, ma con tanta Fede e cieca fiducia nella Provvidenza, procede imperterrita nella vita, tra sgambetti e cadute varie. Ascolta chi vuole parlare, aiuta con le parole le persone sofferenti che s’offrono per raccontarsi; cerca di sollevare dalle pressioni emotive attraverso metodi naturali: ha un diploma in naturopatia che mette a disposizione di chi ha bisogno. Scrive, pubblica articoli sui giornali e ogni tanto libri, ma soprattutto legge. A detta di altri, crea ponti, incontri e amicizie; organizza serate rilassanti e meditative. Quando sta con gli altri, sta bene e le piace essere attorniata da persone con le quali chiacchierare a tutti i livelli. Con le radici ben salde in terreni vangati e concimati, vola con la fantasia verso spazi siderali e scientificamente stimolanti, ma il corpo la avvisa spesso del suo decadimento. Qualcuno l'ha definita una chioccia e lei lo ritiene il complimento più bello! La famiglia è il gioiello più prezioso che ama esibire. Ci prova, a sopravvivere ancora, con l’aiuto del Signore. “Sulle tracce delle donne medicina” è inserito in Scrivere per il futuro ai tempi delle nuvole informatiche (Fara 2012).

16.15 Il tenero peso dell'ombra: poesieSandra Vergamini è nata a Torino nel 1964. Nel 1978 si è trasferita con la famiglia in provincia di Lucca dove tuttora risiede. Ha pubblicato tre raccolte di poesie: La voce dei sogni, Maria Pacini Fazzi Editore, Lucca, 2005 (Premio Carver 2006); La sete del vero, Edizioni del Leone, Venezia, 2008 (Premio Fiera di Casalguidi 2008); e Il tenero peso dell'ombra, Edizioni Lepisma, Roma, 2011. Sue poesie sono state lette nelle trasmissioni radiofoniche di RadioRai “Zapping” e “Con parole mie”, e inserite in diversi blog di poesia tra cui Rainews24. Di lei hanno scritto, tra gli altri, Dante Maffia, Giorgio Linguaglossa, Paolo Ruffilli, Matteo Fantuzzi, Giuseppe Panella.


16.30 Precetti di Nuovo Umanesimo: provocazioni intellettuali per l'attualitàFabio Cecchi è nato a Cesena nel 1991. Risiede a Igea Marina ed è studente universitario di ramo umanistico. Nella variegata sfera delle “attività in seconda” si alternano la composizione pianistica, il volontariato, il calcetto amatoriale, lettura e scrittura. Ignoto e convinto hardiologo (seguace della poetica di Thomas Hardy), nel vasto mar letterario si è sospinto in particolare sull’ottocento meno considerato (Guerrini, Prati, Graf, Cena…). Da questi e non solo attinge nella lenta formazione, tra slanci sociali e squarci intimisti, di un corpus poetico di - sempre relativo - valore.


16.45  Avvolti nella più piccola preghieraEnrica Paola Musio è nata a Santarcangelo di Romagna. Adora la natura, il cinema, la letteratura femminile, la storia dell'antico Egitto, l'enigmistica, la televisione, il teatro… Ha pubblicato con Fara due libri poetici – Dediche sillabiche (2006) e Senza saperlo nemmeno (2010) – e la silloge “Sarà da poeti il futuro” inserita in Antologia Pubblica (2005). Scrive le Pillole di Enrica (microrecensioni) su narrabilando, e frequenta vari corsi e incontri sulla poesia. Nel 2011 è stata intervistata per la trasmissione Anima d'autore di IcaroTV. È attiva su facebook.



17.00 La croce e la storia / il foglio e la matita: Raccontare l'avventurosa opera di Dio attraverso i comics e il graphic memoir Roberto Battestini è nato a Pescara nel 1966. È sposato e ha otto figli. Si dedica dal 1994 al fumetto come autore, curatore di mostre e sceneggiatore. Laureato in lingue, docente e poliglotta, traduce testi specialistici e fumetti dal 1986. Partecipa a mostre in Italia e all’estero. Vincitore del premio Fumo di China nuovo autore nel 1999 e a Forte dei Marmi nel 1996, primo premio Arena! di Bologna nel 2007, primo premio SatirOffida 2008, Primo premio Fede a Strisce a Rimini nel 2009 e nel 2010. Nel 2009 Bottero pubblica la sua autobiografia a fumetti: Fratelli. Per la casa editrice Ave di Roma realizza la collana “Salmetti a fumetti” e “Versetti a fumetti” e ha pubblicato nel 2011 Francesco l’amico di Dio e Beato Karol, vita parole e sorrisi di Giovanni Paolo II. Dal 2007 realizza il progetto Catecomics con le Edizioni Dehoniane di Bologna, ultimi volumi:Apocalisse e I profeti. Con Fratelli e disegni avellaniti è inserito in Scrivere per il futuro ai tempi delle nuvole informatiche (Fara 2012). A giugno 2012 espone i suoi quadri nella mostra personale IN ITINERE. OPERE 2007-2012 presso il Circolo Aternino in Corso Manthonè a Pescara. Web: www.battestini.it

17.45 Dibattito e tempo libero fino a cena (per chi vuole, vespri alle ore 18.00)

19.30 Cena

21.00 Di attesa in attesa - Alfonsina Zanatta è laureata in Materie letterarie ed ha approfondito la poesia contemporanea. Ad essa e al suo rapporto con il trascendente ha dedicato alcuni contributi per recenti saggi, oltre che interventi radiofonici. Appartiene alla Fraternità della Trasfigurazione. Fraternità Della Trasfigurazione è una comunità religiosa femminile della diocesi di Vercelli, di recente istituzione. Attraverso la liturgia e le varie iniziative nella basilica di sant’Andrea in Vercelli, propone spazi di interiorità, bellezza, relazione e preghiera. L'ultimo libro pubblicato (assieme a Piermario Ferrari) è Il respiro della terra. Poesia, pensiero, preghiera (Paoline Edizioni 2012).

21.45 Lasciami correre - Guido Passini è nato a Bologna nel 1978. Ammalato di fibrosi cistica, scopre una grande passione per la poesia e cura Senza Fiato (Fara 2008). Membro dell’Associazione Culturale Poliedrica di Forlì dal 2008. Le poesie La Vita tra le mani e Feriscimi compaiono nell’antologia Sentieri edita da Lulù.com per il blog di poesia ParolArte nel gennaio 2009, nello stesso anno pubblica con Fara la sua prima raccolta autonoma, Io, Lei e la Romagna. La poesia Ti mostrerò compare sull’Antologia I poeti romagnoli d’oggi e Federico Fellini (Il Ponte Vecchio, 2009). La poesia Italia son cresciuto compare nell’Antologia Il segreto delle fragole 2010 (LietoColle). Con Due preghiere è inserito ne La poesia, il sacro, il sublime (a c. di Adele Desideri, Fara 2010). È inserito anche in Salvezza e impegno, ne Il valore del tempo nella scrittura e in Scrivere per il futuro ai tempi delle nuvole informatiche (Fara 2010, 11 e 12). Ha ultimamente curato per Fara Senza fiato 3. Lasciami correre.

22.20 dibattito e riposo

Sabato 9 febbraio 2013

8.00 Colazione

9.00 Dammi un piccolo verso di tanto in tanto: Scrittura e trasformazione interiore in Etty HillesumGianni Criveller è nato a Treviso nel 1961. Da vent’anni opera nella grande area cinese, ovvero Taiwan, Hong Kong, Macao e Repubblica popolare cinese, dove collabora con diverse istituzione accademiche. Professore di teologia e ricercatore, si è specializzato nella storia della ricezione del Cristianesimo in Cina, in particolare circa la missione gesuitica e le differenti strategie missionarie. Ha pubblicato numerosi libri ed articoli, tra cui, recentemente in Italiano: Vita del maestro Ricci, Xitai del Grande Occidente (Brescia, 2010). È missionario del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere).

9.45 Nella rete delle news: percorsi di poesia e di fedeRoberta Leone è nata a Barletta nel 1979. Dopo la Laurea in Lettere Classiche all’Università di Chieti, dove studia con il grecista Massimo Vetta la favola nella commedia attica antica, nel 2004 si trasferisce a Roma per specializzarsi prima alla Lumsa e poi alla Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica. Dal 2005 collabora con varie riviste cattoliche e con il quotidiano online Korazym.org, per cui segue le attività e i viaggi di papa Benedetto XVI. L’ingresso nella redazione di Korazym – una tra le prime e più giovani esperienze di giornalismo cattolico online – segna profondamente la sua formazione professionale e la orienta alla carità intellettuale e allo studio dei new media. Dal settembre 2011 cura per Korazym.org la rubrica quotidiana di poesia “Il momento presente”, dedicata alla memoria del Cardinale Francois-Xavier Nguyen Van Thuan. È inserita in Scrivere per il futuro ai tempi delle nuvole informatiche (Fara 2012).

10.00 Fede e passione nell'opera shakespeariana - Elisabetta Sala è nata a Milano nel 1965. Insegna lingua, letteratura e storia inglese nei licei statali. Si occupa in particolare di Rinascimento e Riforma, privilegiando il rapporto tra letteratura e storia. Ha pubblicato un libro sullo scisma di Enrico VIII (L’ira del re è morte: Enrico VIII e lo scisma che divise il mondo, Ares 2008), uno sull’epoca elisabettiana (Elisabetta “la sanguinaria”: la persecuzione di un popolo, la creazione di un mito, Ares 2010), uno sulla posizione umana, politica e religiosa di Shakespeare (L’enigma di Shakespeare: cortigiano o dissidente?, Ares 2011).

10.45 dibattito e breve pausa

11.15 La costruzione del linguaggio poetico: una questione di fede - Davide Valecchi è nato nel 1974 a Firenze, dove vive. Tra i molti interessi della sua vita la poesia contemporanea e la musica sono senza dubbio i principali. Con Fara Editore ha pubblicato la raccolta poetica Magari in un’ora del pomeriggio (2011, vincitrice del concorso FaraExcelsior), mentre la silloge Prima delle nuvole è inserita in Scrivere per il futuro ai tempi delle nuvole informatiche (2012). Come musicista ha fatto parte di numerosi gruppi e progetti di generi diversi: rock, metal, new wave, sperimentazione. I miei progetti attuali sono tre: Downward Design Research, Video Diva, aal . Gestisce il blog davidevalecchi.blogspot.it

11.30 Scrivere svela l'esistenza di una fede: sulla terra equivalse a scrivere nel cuore, lo fece Gesù stessoErmanno Cottini è nato a Torino il 24 marzo 1955, dove vive e lavora; laureato in medicina e chirurgia, svolge attività di medico di famiglia dal 1984. Collabora con la facoltà di medicina con l’incarico di tutor. Scrive poesie e brevi racconti dal 2002. Ha pubblicato la prima raccolta di poesie nel 2006: Echi dal cuore di un geode edizioni Saviolo. Scorto un profilo alato lo seguii per un breve tratto è stato pubblicato da Edizioni nuovi poeti, altre poesie sono incluse in antologie di Aletti, Fara  e Cartman. Ha vinto il premio di poesia “Albano-Greggio-Oldenico” 2008; la sez. racconti brevi del I concorso “Giù la testa. Foggia Sotterranea”; il I premio di narrativa dell’VIII edizione del concorso “Anna Vertua Gentile” di Codogno; il III premio nel 2008 al concorso “Città di Castorano. Scrivere per la musica”. Si è classificato terzo al “Totus Tuus” di Patti e Tindari, secondo al “Racconta la Solidarietà” Salerno 2010 con Un singolare traduttore, ai primi posti del IV premio letterario Emilio Gay “L’equinozio” e del premio per medici scrittori “Medito” 2005, terzo a “Il labirinto” sez. prosa. Fa parte dell’associazione scrittori e poeti Labirintisti. Nel 2011 si è classificato secondo al concorso Insanamente. Ha terminato un romanzo il cui titolo provvisorio è La ventitreesima chiave.

11.45 Necessità di scrivere, necessità di credere Ottavio Rossani (Sellia Marina, 1944) è giornalista, scrittore, poeta, pittore. Inviato del Corriere della Sera per 30 anni, ha scritto di politica, economia, cultura, cronaca. Ha intervistato molti personaggi in Italia e all’estero. Ha viaggiato nei diversi continenti, in particolare in lungo e in largo per l’America Latina. Ha pubblicato le raccolte di poesia: Le deformazioni (1976), Falsi confini (1989), Teatrino delle scomparse (1992), Hogueras (1998), L’ignota battaglia (romanzo in versi, 2005). I saggi: L’industria dei sequestri (1978), Leonardo Sciascia (1990), Le parole dei pentiti (2000), Stato società e briganti nel Risorgimento italiano (2002). Il romanzo: Servitore vostro humilissimo et devotissimo (1995). Per il teatro ha curato regie e scritto diversi testi. Ha esposto ed espone in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Sue opere figurano in molte collezioni private. Dal 2007 cura un blog dedicato alla poesia sul Corriere on-line (poesia. corriere.it). Scrive articoli, recensioni e saggi, sulle pagine culturali del Corriere della Sera e su altri quotidiani, riviste e siti internet. È presente con “Il diapason della poesia tra passioni e mitofanie” ne La poesia, il sacro, il sublime (Fara 2010) e con il saggio “Sul valore terapeutico della parola poetica” in Salvezza e impegno (Fara 2010).

12.00 dibattito e pausa

12.30 Pranzo

15.00 La scrittura: un esercizio di libertà –  Eros Olivotto nasce ad Ala di Trento nel 1950 e risiede a S. Ambrogio di Valpolicella in provincia di Verona. Esordisce pubblicando poesie e racconti su periodici e riviste letterarie. Nel 1995 esce con il primo romanzo Nonostante tutto (L'Autore Libri, Firenze). Nel 2001 pubblica il secondo romanzo Il tempo minore (Perosini Editore, Zevio, VR). Nel Marzo 2003 pubblica, sempre per Perosini Editore, Sipari, raccolta poetica d'esordio. Nel 2007 viene pubblicata, sempre per i tipi di Perosini, la seconda raccolta di poesie Ogni istante. È inserito in Salvezza e impegno (Fara 2011) e in Scrivere per il futuro ai tempi delle nuvole informatiche (Fara 2012).

caterina 15.15 La fede come cammino verso la veritàCaterina Camporesi è nata a Sogliano al Rubicone (FC) nel 1944. È psicoterapeuta. Già condirettrice de «La Rocca poesia», e redattrice de Le Voci della Luna, è socia di Sinopia e collabora con riviste cartacee e on-line come Fili d’aquilone. Ha pubblicato: Poesie di una psicologa, Sulla porta del tempo, Agli strali del silenzio, Duende (Marsilio, Collana elleffe, Venezia, 2003), Solchi e Nodi (Fara 2008). È presente nelle antologie La coda della Galassia, La linea del Sillaro (Campanotto 2006), Poesia e Natura (Le lettere, Firenze 2007, a c. di Alessio Brandolini, Martha Canfield e Ivano Malcotti), Vicino alle nubi sulla montagna crollata (Campanotto 2008, a c. di Luca Ariano ed Enrico Cerquiglini) e, con Profezia, sogno e poesia in Poeti profeti? (c. di B.F.M. Gianni, Fara 2009). Ha curato e tradotto dallo spagnolo L'Attesa di Pablo Gozalves (Sinopia, 2007). Nel 2011 pubblica con Raffaelli la raccolta Dove il verso si coagula. È inserita anche in Salvezza e impegno, Il valore del tempo nella scrittura e Scrivere per il futuro ai tempi delle nuvole informatiche (Fara 2010, 2011 e 2012). Le è stata dedicata la Lettera in versi n. 41 a cura di Rosa Elisa Giangoia.

15.30 Profeti senza religione: Vite che sono Parole “sregolate”Gianni Giacomelli è monaco benedettino camaldolese nel monastero di Fonte Avellana (PU) dal settembre del 2003. Dall’ottobre del 2011 è priore nello stesso monastero. Ha effettuato studi classici e facoltà di Giurisprudenza. Ha operato in una comunità per disabili. Dopo l’ingresso in monastero ha conseguito il master in teologia cattolica a Strasburgo (Francia) con un memoire sul fenomenologo francese Michel Henry, Per una soteriologia immanente. Appassionato di filosofia e di opera lirica, teatro, poesia e psicanalisi ha partecipato alla kermesse di poesia lo scorso maggio al monastero di Fonte Avellana, del quale spera di fare un centro di accoglienza culturale “plurale”.

16.15  Dibattito e breve pausa

16.40 Per scrivere bisogna credere…Rosa Elisa Giangoia
Insegnante, scrittrice e saggista, ha pubblicato tre romanzi (In compagnia del pensiero, 1994; Fiori di seta, 1998; Il miraggio di Paganini, 2005), un prosimetron (Agiografie floreali, 2004), un saggio di gastronomia letteraria (A convito con Dante, 2006), un’edizione delle Bucoliche di Virgilio con annotazioni in latino (2008), la raccolta poetica Sequenza di dolore (2010) e il volumetto di riflessioni sulla poesia Appunti di poesia (2011). Per l’Assessorato alla Cultura della Regione Liguria ha realizzato con Laura Guglielmi la collana (10 voll.) Liguria terra di poesia (1996-2001) e per la Provincia di Genova, insieme a Margherita Faustini, i volumi antologici Sguardi su Genova (2005) e Notte di Natale (2005). Con Lucina Margherita Bovio ha curato l’antologia di poesie-preghiere Ti prego (2011). Fa parte della redazione della rivista «SATURA» e collabora a molte altre riviste. Ha vinto diversi premi letterari e fa parte di numerose giurie di concorsi. È presente con saggi in varie antologie Fara.
17.00 Il “Dio ammesso” di Giorgio Caproni. Lettura di Res amissaFrancesco Napoli è nato nel 1959, critico letterario, consulente editoriale e giornalista, collabora con diverse testate tra cui «Studi cattolici» e «Gazzetta di Parma». Ha pubblicato numerosi saggi sulla poesia italiana contemporanea in riviste specializzate («Prospettive Settanta», «Otto/Novecento», «clanDestino», «Atelier» e «Poesia» tra le altre) e in volume ha curato per Leonardo editore Milano racconta, Napoli racconta (1993) e Milano visione (1997); per Alfredo Guida editore il volume Viaggio nel Mezzogiorno di Giuseppe Ungaretti (1995); per Jaca Book l’antologia Poesie di Alfonso Gatto (1998) e, sempre per Jaca Book, il volume di conversazioni critiche sui poeti contemporanei Novecento prossimo venturo (2005). L’ultimo suo libro, Poesia presente (2011, Raffaelli editore), articolato saggio-antologia sulla storia della poesia italiana contemporanea dal 1975 a oggi, ha riscosso grande attenzione e innestato un dibattito sulla situazione e sulla condizione della poesia italiana contemporanea.

17.45 Chi scrive (nel web) ha fede? Identità, speranze, storie di chi parla (anche) di religione in internet e nei socialnetworkSimone Sereni è giornalista pubblicista con una laurea in economia sospesa tra la penna e il cassetto. 40 anni, romano, è sposato e ha tre figli. Lavora nella funzione Comunicazione delle Acli nazionali, dove da qualche anno è passato dall'editoria tradizionale al web e ai socialnetwork.  Cura un blog personale, il moralista, e collabora al progetto Vinonuovo.it, un blog collettivo di giornalisti cattolici, che tentano di raccontare la quotidianità della vita dei credenti dentro la vita del Paese.

18.00 L'unica fede è l'amore GiancarlaGallo nasce a Treviso, poi si trasferisce a Verona, dove consegue la maturità presso il Liceo Classico “Scipione Maffei”. Si laurea in Lettere Antiche alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Padova e successivamente comincia subito l’attività di insegnante di materie letterarie alle superiori. Dal 1992 è iscritta all’Albo dei giornalisti del Veneto, attività che le consente di scrivere per diverse testate locali e collaborare con radio e Tv private. Da più di vent’anni collabora con il quotidiano “L’Arena di Verona”, seguendo la zona della Valpolicella, dove attualmente risiede. Negli ultimi anni fa da moderatrice a tavole rotonde e seminari, prepara recensioni, presenta conferenze ed eventi culturali, come mostre d’arte, segue e propone temi per l’aumento coscienziale.
 
18.15 Dibattito e tempo libero

19.30 Cena

21.00 Scrittura e codice: Per un ritorno alla sacralità dell'arte - Simone Zanin è nato il 23 aprile 1977 a Pordenone. Ha pubblicato La porta dei miei sogni (Ed. del Leone 1995), Studi (Ed. del Leone 2007) e Ultima notte alla collina di Megiddo (Raffaelli Editore 2012). Ha stampato diversi libri d'artista, in edizione realizzata a mano in tiratura limitata e numerata. È presente con due saggi nei volumi Salvezza e impegno e Il valore del tempo nella scrittura editi da Fara e contenenti gli atti dei convegni 2010 e 2011 tenutisi a Fonte Avellana (PU). Collabora con la rivista «ALI» diretta da Gian Ruggero Manzoni ed è membro del Collage de Pataphysique.


21.15 Fede nelle cose, fede nelle parole: la poesia come vera presenzaDaniele Gigli (Torino, 1978) lavora nella conservazione dei beni culturali come archivista documentalista. Studioso e amante di T.S. Eliot, ha pubblicato le plaquette Fisiognomica (2003) e Presenze (2008). Scrive di poesia e filosofia su «Studi cattolici» e «Il sussidiario».


21.30 La fede come metafora comunicativa: è possibile una fede sociale?Rita Pacilio è nata a Benevento. Sociologo, poeta, scrittore, collaboratore letterario, si occupa di poesia, di critica letteraria e di Vocal jazz. Pubblicazioni: Luna, stelle… e altri pezzi di cielo (Edizioni Scientifiche Italiane 2003, Pref. Felice Casucci); Tu che mi nutri di Amore Immenso (silloge sacra, Nicola Calabria Editore 2005, pref. Padre Domenico Tirone); Nessuno sa che l’urlo arriva al mare (Nicola Calabria Editore 2005, pref. Felice Casucci); Ciliegio Forestiero (LietoColle 2006); Tra sbarre di tulipani (LietoColle 2008); Alle lumache di aprile (LietoColle 2010, pref. A. Rigamonti e postf. G. Linguaglossa); Di ala in ala (Pacilio e Moica, LietoColle 2011, pref. Dante Maffia);  Non camminare scalzo (prosa poetica, Edilet Edilazio Letteraria 2011, pref. Raffaello Utzeri e nota critica Giorgio Linguaglossa).  Discografia: Infedele, Splasc(h)Records. Web: www.ritapacilio.blogspot.com - www.facebook.com/rita.pacilioelapoesia

21.45 Dibattito e riposo


Domenica 10 febbraio 2013

8.00 Colazione

9.00  Rimedi per la seteSebastiano Adernò nel 2010 vince il Premio “Ossi di Seppia” e si classifica terzo al Premio di poesia “Antonio Fogazzaro”. Dopo l'opera prima Per gli anni a venire (Lietocolle 2011) ha pubblicato una raccolta dal titolo Kairos (Fara 2011) e In luogo dei punti (Thauma 2012). Fa parte del collettivo ultranovecento che realizza libri d'artista. È co-autore assieme al filosofo Leonardo Caffo di Luci sulle lucciole per Edizioni Montag. Sono in uscita un romanzo autobiografico Andata e ritorno (storia di una partita in salita) per MJM editore di Milano, e una silloge di poesie dal titolo Ossa per sete (Nuova Magenta Editrice di Varese).



9.15 In me è quell'Assoluto tuo / che mi sfiora e mi travolgeMariangela De Togni è nata a Savona. È suora orsolina. Insegnante, musicista, studiosa di musica antica, membro della Accademia Universale“G. Marconi” di Roma. Ha pubblicato, tra il 1989 e il 2004, undici sillogi poetiche. Tra i titoli delle sue opere: Non seppellite le mie lacrime, Nostalgia, Una Voce è il mio silenzio, Chiostro dei nostri sospiri, Profumo di cedri, Un saio lungo di sospiri, Nel sussurro del vento, Flauto di canna, Nel silenzio della memoria, Cristalli di mare, Fiori di Magnolia. Presente in vari e accreditati studi critici su antologie e riviste letterarie, anche on-line (www.bombacarta.com - www.flannery.it - www.inpurissimoazzurro.it - farapoesia - lastanzadinightingale.blogspot.com ), con il blog mariangela-de.blogspot.com.lamiacontemplazione  ha raccolto prestigiosi riconoscimenti nell’ambito di concorsi letterari. Le è stata dedicata la Lettera in versi n. 21 a cura di Rosa Elisa Giangoia.

RIME  DI  MARE

In un sobbalzo di luminoso canto,
la sera chiese, un giorno, al vento:
«I gabbiani, dove vanno a riposare?»
«Dentro le stelle» rispose il mare.

«E dove, il cuore di chi solo resta,
il pianto di chi crede il suo patire?»
«Nell'immenso, va, dei beati in festa»
il vento ribattè. E l'onda sulle rive

rispumeggiò di oro bianco il viola,
e fu silenzio solo, l'ultima parola.
              

9.35 breve dibattito e pausa (per chi vuole ore 10.00 S. Messa)
 

11.00 Può un evangelista essere ateo? Due riflessioni a proposito dell'incipit di LucaCarlo Broccardo è nato a Piovene Rocchette, nella pedemontana vicentina, dove è vissuto fino agli undici anni (ed è stato il periodo più lungo che io abbia passato nello stesso luogo), ha fatto le superiori a Tencarola, in provincia di Padova, e poi gli studi teologici nel seminario di Padova. È stato ordinato prete nel 1997. Quindi sei anni a Roma per gli studi biblici e ora dal 2003 di nuovo a Padova. Tiene corsi di introduzione alla Scrittura e di Nuovo Testamento in città, ma ogni fine settimana ritorna all'amata pedemontana; dà una mano alle parrocchie della Valdastico, che arrivano ai confini con il Trentino Alto Adige.

11.45 Dibattito e pausa

12.30 Pranzo

15.00 Ezra Pound e gli ultimi frammenti dei Cantos: Una fede nell’uomo e nella poesiaAlessandro Rivali è nato a Genova nell’aprile del 1977. Si è laureato con una tesi di storia militare presso la Facoltà di Lettere moderne dell’Università Statale di Milano. È redattore di «Studi cattolici» e di «Atelier». Lavora all’ufficio stampa delle Edizioni Ares. Sue poesie sono uscite su numerose riviste tra cui «Atelier», «clanDestino», «La Mosca di Milano», «Lo Specchio della Stampa», «Resine», «La clessidra». È inserito in varie antologie tra le quali: Poeti per Milano (viennepierre, Milano, 2002), Quattro poeti (Ares 2003), Lavori di scavo. Antologia dei poeti nati negli anni ’70 (Railibro 2004). Nel 2005 pubblica con Mimesis la prima raccolta: La Riviera del sangue, finalista al premio San Pellegrino, rieditata con nuove poesie da Fara nel 2007. Nel 2010 esce con Jaca Book La caduta di Bisanzio, opera finalista ai premi Dessì e Ponte di Legno e vincitrice del Gozzano.


16.00 Discutere con le stelle - Subhaga Gaetano Failla è nato in Calabria nel 1955, vive in Toscana. Ha fatto parte di gruppi teatrali. Libri di racconti: Logorare i sandali (2002), Il coltello e il pane (2003), La signora Irma e le nuvole (Fara, 2007). Con Fara Editore è inoltre in: 3x2 (con il racconto lungo “Il seminario di Vinastra”), Lo spirito della poesia, Storie e versi, Salvezza e impegno. Sue poesie in: Zen poems e Haiku for lovers (Londra, 2002, 2003). È presente con racconti, poesie, saggistica letteraria e sociologica in diverse antologie, riviste e altre pubblicazioni sia italiane che estere. Ha collaborato con le riviste «Orizzonti» e «Hazy Moon the Zen Review». Collabora con il blog Letteratitudine. Svolge la professione di insegnante.


16.15 Sotto il sole, sopra il cieloAlessandro Ramberti è nato a Santarcangelo di R. nel 1960. Laureato in Lingue Orientali a Venezia, vince una borsa (1984-85) per l’Università Fudan di Shanghai. Nel 1988 consegue, con altra borsa, il Master in Linguistica presso l’Università di California in Los Angeles. Conclude gli studi con il dottorato in Linguistica presso l’Università Roma Tre (1993). Da allora lavora in ambito editoriale. Ha vinto il premio “l’Astrolabio” con pubblicazione dei suoi Racconti su un chicco di riso (Tacchi Editore, Pisa, 1991). La raccolta In cerca (Fara, 2004) ha vinto il premio “Alfonso Gatto” 2005 opera prima e, nel 2006, i premi “Città di Solofra”, “Voce dal Ponte” (Monopoli, BA) e il premio speciale “Città degli Acaja” (Fossano, CN). La seconda raccolta, Pietrisco (Fara, 2006) ha vinto nel 2006 il concorso “Poesi@ & Rete” (Trapani-Palermo) e il premio biennale “Cluvium”. Ha pubblicato come Johan Thor Johansson una puzzle-story morale: La simmetria imperfetta (Fara 1996). Nel 2009 pubblica con L’Arca Felice di Salerno la plaquette Inoltramenti (con un pensiero visivo di Francesco Ramberti). Con lo stesso editore ed illustratore nel 2011 esce Paese in pezzi? I monti e i fiumi reggono (nuova traduzione di 4 poesie di Du Fu). Gli è stata dedicata la Lettera in versi n. 32 a cura di Rosa Elisa Giangoia. A fine 2012 ha pubblcato Sotto il sole (sopra il cielo).


16.30 Gran dibattito finale e partenze

per info: 
tel. 0541-22596